Questo Santo Vescovo è descritto da San Girolamo. Da piccolo, Ireneo è discepolo di San Policarpo e, diventa custode fedele della memoria apostolica, oltre che sacerdote nel clero della città di Lione.
Cresciuto in una famiglia cristiana, è tramandato che anche lui sia morto martire.
28 giugno: Ireneo, discepolo della memoria degli Apostoli
In questo ventottesimo giorno del mese di giugno, la chiesa venera Sant’Ireneo di Lione. Nato a Smirne in Asia Minore, cresciuto in una famiglia già cristiana, riceve alla scuola di Policarpo, vescovo di Smirne (tradizionalmente ritenuto discepolo dell’apostolo Giovanni), una buona formazione religiosa, filosofica e teologica.
E’ vescovo della città di Lione dal 177, in seguito alla morte, per martirio sotto Marco Aurelio, del primo vescovo della città, San Potino, insieme ad altri 47 martiri. E’ anche inviato a Roma presso Papa Eleuterio per dirimere questioni di ordine dottrinale. Alcuni ritengono che uno dei suoi discepoli più noti sia stato Ippolito di Roma.
Il suo diventar martire e custodire le parole degli Apostoli
Secondo la tradizione della Chiesa è martire a sua volta, anche se scarse sono le notizie storiche sulla sua vita e morte. Viene sepolto nella chiesa di San Giovanni a Lione, che più tardi viene chiamata di Sant’Ireneo. La sua tomba e i suoi resti vengono distrutti nel 1562 dagli ugonotti durante le guerre di religione francesi.
Il suo pensiero e le sue opere sono direttamente influenzati da Policarpo di Smirne, che è a suo tempo discepolo diretto di San Giovanni Evangelista. Essi sono una testimonianza della tradizione apostolica, a quei tempi impegnata contro il proliferare di varie eresie, in particolare lo gnosticismo, di cui Ireneo è stato un forte oppositore.
Preghiera a Sant’Ireneo di Lione
O Dio,
che desti al beato martire e vescovo Ireneo
la grazia di espugnare l’eresia e consolidare la pace nella Chiesa, deh!
concedi al tuo popolo forza e costanza nella santa religione.
Amen