Il Beato Luigi Monza, sacerdote, ardeva dal desiderio di vivere come i primi Apostoli che seguirono il Signore Gesù.
Una volta ha detto: «Cristo dobbiamo sentirlo vivente e gustare la sua amicizia». Ha speso tutta la sua vita per riportare le anime a Dio, soprattutto quelle dei giovani.
Luigi Monza viene al mondo a Cislago, in provincia di Varese, dove nasce il 22 giugno 1898 da una famiglia di genitori contadini. Non hanno altri altri beni che la fede, il lavoro e il coraggio.
Ha solo diciotto anni quando entra in seminario. Prima di rispondere all’appello della vocazione sacerdotale ha sudato sui campi e ben conosce la fatica della vita contadina. Nel 1925 viene ordinato sacerdote e fin dai primi tempi del suo ministero consacra la sua vita ai giovani.
Le prove dei primi anni di sacerdozio
I primi anni da sacerdote sono caratterizzati da prove di ogni genere. Viene anche incarcerato – ingiustamente – sotto il regime fascista. Nel 1929 viene assegnato al santuario di Saronno, dove diventa l’animatore di numerose iniziative giovanili. Sempre a Saronno sente l’urgenza di «riportare all’amore di Dio» le anime degli uomini. Ma attende con fede i tempi di Dio affinché la sua intuizione si trasformi in un percorso concreto da percorrere.
Nel suo cuore sente particolarmente vicina la carità dei primi cristiani, che don Luigi considera il cammino più adatto per stare vicino all’uomo del mondo contemporaneo e potergli annunciare il Vangelo.
Amare col fervore degli Apostoli
Nel 1937 dal suo cuore paterno di sacerdote nasce l’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità. Il carisma del nuovo istituto è quello di portare al mondo la pienezza della vita consacrata ad amare in maniera totalizzante il Signore Gesù. Un amore ispirato dal «fervore apostolico della prima comunità cristiana».
Don Luigi Monza si spegne, ardente d’amore per Dio e i fratelli, il 29 settembre 1954. Lascia a tutti un messaggio senza tempo: vivere nel mondo «con lo spirito degli Apostoli».