Bertoldo è considerato il primo Priore dei Carmelitani, senza che questo contrasti con le origini antichissime dell’Ordine.
A lui risale infatti la serie dei Superiori secondo le minuziose ricerche storiche dei Gesuiti. Ma la storia dei Carmelitani mantiene inalterato il suo fascino misterioso e, sopra ogni cosa, la profonda devozione per Maria, fiore del Carmelo.
La tradizione carmelitana vede in Sant’Elia, Profeta del Vecchio Testamento, il fondatore dell’Ordine monastico del Carmelo, sorto sul promontorio della Palestina dove, prima ancora che nascesse il Salvatore, per la prima volta sarebbe stata onorata Maria, fiore del Carmelo (che vuol dire infatti «giardino»).
Una tradizione antichissima e stupenda, carica di significati profondi, sulla quale la critica si è spesso accanita. La discussione fu talmente vivace da coinvolgere perfino due correnti di pensiero in seno alla Chiesa stessa. A rappresentarle due Ordini religiosi. Da una parte gli stessi Carmelitani, difensori della tradizionale origine del loro Ordine, e dall’altra i Bollandisti, ovvero quei Gesuiti che nel XVI cominciarono a rivedere in maniera critica tutto il materiale relativo alle storie dei Santi, intenzionati a stabilire una rigorosa verità storica.
Coi loro studi i Gesuiti Bollandisti arrivarono a stabilire una successione dei Superiori dell’Ordine carmelitano che giungeva, a ritroso nel tempo, fino al XII secolo. Secondo la loro ricostruzione, la serie dei superiori del Carmelo si arrestava appunto al Santo festeggiato oggi, Bertoldo.
Che Bertoldo potesse essere il primo Superiore dell’Ordine dei Carmelitani sembrava in contrasto con la tradizionale discendenza dal Profeta Elia. Ma non era così.
Bertoldo nasce in Francia all’inizio del XII secolo. Rampollo della nobile famiglia dei Malefaida, dopo aver studiato a Parigi viene ordinato sacerdote. Successivamente passa in Siria in compagnia di un cugino che verrà eletto Patriarca latino di Antiochia. Lui invece sente l’attrazione per la vita monastica e si ritira sul monte Carmelo. È qui, con l’aiuto del cugino, che riuscirà a riunire sotto la sua guida i monaci sparsi nella varie grotte del monte.
Bertoldo costruisce così un piccolo convento e raggruppa in una vera e propria comunità i solitari del Carmelo mutuando le loro abitudini di vita. Nel 1188 muore quello che fu senz’altro il primo generale latino dell’ordine carmelitano.
Ma prima di lui, da tempo immemorabile, sul monte Carmelo vivevano dei monaci, forse guidati da altri patriarchi. Così come, sempre da tempo immemorabile, vi si veneravano la Vergine Maria e il Profeta Elia. Un fatto che secondo gli studiosi spiega come i monaci del Carmelo siano sopravvissuti alla dominazione araba, visto che i musulmani avevano una devozione per il profeta Elia.
Dunque la questione dell’antichissima origine del Carmelo non è risolto, ma neanche negato. Come ha scritto Pietro Bargellini, esso «resta così com’è, col peso della sua millenaria tradizione, e con la bellezza del suo significato di omaggio affettuoso a Maria».
O Signore fa che per l’intercessione del beato Bertoldo e dei tuoi santi, l’umanità ritorni alla pratica della fede cristiana per una nuova evangelizzazione di questo terzo millennio a lode e gloria del tuo nome ed il trionfo della Chiesa. Amen.
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