Martire proveniente dal Nord Africa e di cui si hanno notizie di lui, grazie a un Papa che gli costruisce un’epigrafe per permettere il suo ricordo nel luogo in cui è stato sepolto.
Subisce la tortura in patria, prima di esser trasportato a Roma e, qui, trovare la morte e la gloria del Paradiso per la sua fede in Cristo.
In questo ventinovesimo giorno del mese di novembre, la chiesa venera San Saturnino di Cartagine. Martire nordafricano per il quale papa Damaso I fa realizzare un’epigrafe per ricordarne la vita: “Esiliato a Roma durante la persecuzione dell’imperatore Decio, subisce il martirio nel 304, sotto l’imperatore Massimiano“.
Viene torturato in patria per la sua fede in Gesù e poi mandato a Roma. Qui, dopo atroci supplizi, alla fine viene decapitato, e ottiene la corona del martirio.
Le sue spoglie vennero deposte nel cimitero di Trasone, catacombe collocate lungo la via Salaria, oggi parte del quartiere Parioli. I resti del santo sono stati traslati nella chiesa di San Saturnino a Roma, a cui è stato assegnato il titolo cardinalizio.
O Dio,
che ci concedi di celebrare la festa
del tuo beato martire Saturnino,
ottienici di essere soccorsi grazie alla sua intercessione.
Amen
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