Definita “formula” per la santità, il Santissimo Nome di Gesù è fin dalle prime comunità di cristiani una devozione forte e la sua invocazione salvifica.
Poco dopo l’Ottava di Natale, in seguito alla commemorazione della circoncisione di Gesù Bambino a otto giorni dalla sua nascita, si celebra il suo Santissimo Nome.
Come enuncia il Martirologio Romano, riportando la frase della Lettera ai Filippesi (2, 9 – 11), il Nome Santissimo di Gesù «è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: “Gesù Cristo è Signore!”».
Nella lingua di Gesù il nome è Yeshu’a, che diventa Iesous in greco, Iesus in latino e Gesù in italiano. L’evangelista Matteo rende noto che il nome di Gesù fu imposto come era stato annunciato dall’angelo in sogno a Giuseppe.
Il nome di Gesù ha una potenza salvifica: come riportano gl Atti degli Apostoli (2,20) e la Lettera ai Romani, (10, 12-13) “Chiunque crede in lui non sarà deluso” e “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”. Sono vari gli episodi di miracoli che gli apostoli compiono invocando il nome di Gesù.
Le prime comunità cristiane, come dimostrano i cristogrammi che decorano l’era paelocristiana, avevano un culto molto forte per il nome del Signore. Sarà però solo nel XIV secolo che questa devozione diventerà culto liturgico.
San Bernardino e il cristogramma
A dare un forte impulso alla devozione al Nome Santissimo di Gesù fu il francescano San Bernardino da Siena che diffuse il trigramma IHS. In realtà questo cristogramma era presente fin dal III secolo, ed era usato tra le abbreviazioni che si usavano nei manoscritti greci del Nuovo Testamento. San Bernardino mise il trigramma al centro e con un sole raggiante che si estende con 12 raggi su sfondo azzurro.
Come riportano le Fonti francescane San Francesco d’Assisi era molto devoto al Nome di Gesù, tanto che poi nel 1530 papa Clemente VII autorizzò l’ordine francescano a recitare l’Ufficio del santo Nome di Gesù.
Anche la Compagnia di Gesù riprese il trigramma IHS e lo usò come emblema. La memoria liturgica viene stabilita nel 1721 ed estesa a tutta la Chiesa per ordine di papa Innocenzo XIII. Nel secolo scorso era stata dapprima soppressa negli anni ‘70 per poi essere ripristinata da San Giovanni Paolo II che la inserì nuovamente nel Martirologio Romano e fissò il giorno al 3 gennaio.
Preghiera al Nome Santissimo di Gesù di San Bernardino da Siena
O Nome glorioso, Nome donato, Nome amorevole e santo!
Grazie a te le colpe sono cancellate,
i nemici fuggono sconfitti, i malati sono guariti,
I sofferenti e tentati sono rafforzati, e tutti gioiscono.
Tu sei il Signore dei credenti, Tu il Maestro dei predicatori,
Tu la forza di coloro che lavorano, Tu il sostegno dei deboli.
Con il fuoco del Tuo ardore e del Tuo zelo si infiammano gli spiriti,
si accrescono i desideri, si ottengono i favori,
si estasiano le anime contmplative;
da Te sono glorificati tutti i beati del cielo.
Concedi, dolcissimo Gesù,
che anche noi possiamo regnare con esso
mediante la potenza del tuo santissimo Nome.