Dopo avere intrapreso la vita monastica, svolse l’incarico di legato apostolico a Costantinopoli. E’ dottore della Chiesa stessa.
Si mostrò vero pastore nel governare la Chiesa, nel soccorrere in ogni modo i bisognosi, nel favorire la vita monastica e nel consolidare e propagare ovunque la fede, scrivendo a tal fine celebri libri di morale e di pastorale.
In questo terzo giorno del mese di settembre, la chiesa venera San Gregorio Magno. Nacque verso il 540 e divenne, molto giovane, prefetto di Roma.
Devoto ammiratore di Benedetto da Norcia, Gregorio impegnò tutte le sue notevoli sostanze per l’assistenza ai bisognosi e per trasformare i suoi possedimenti a Roma e in Sicilia in altrettanti monasteri. Egli stesso si fece monaco.
Sebbene Gregorio rinnovasse le sue reticenze alla missione a cui era chiamato, il 3 settembre 590 venne consacrato Papa. Un’ascesa quasi “forzata” al soglio pontificio lo turbò profondamente e provocò in lui una sincera contrarietà. Solo la fede incrollabile e la convinzione di poter svolgere un ruolo di guida per la redenzione dell’umanità intera, riuscirono a fargli superare la crisi.
Sebbene il suo pontificato si sia svolto in uno dei periodi più complicati a livello politico della storia italiana, conservò una incrollabile fiducia nella forza del Cristianesimo; anima tra le più luminose del Medioevo europeo, svolse il suo ministero racchiuso in un corpo minuto e sempre malato, ma dotato di una grandissima forza morale.
San Gregorio, tu sei stato un insigne pastore della chiesa di Cristo, con la tua vita hai effuso nel mondo la pietà e la dottrina cristiana.
Tu hai cercato di mostrare a tutti, credenti e non, il volto di Gesù, come umile e Buon Pastore!
Insegna a noi oggi, a metterci al servizio dei fratelli con semplicità di cuore, non cercando di mostrarci migliori agli occhi degli uomini, ma come realmente siamo agli occhi di Dio.
Guidaci nel cammino della vita, per giungere un giorno a contemplare quel tanto sospirato mistero di Dio.
San Gregorio stimolaci nel ricercare Cristo nel corpo consumato di un malato, negli occhi vuoti di un trasandato, nel viso oscuro di un peccatore, nell’accoglienza di un carcerato, nella vicinanza di un escluso, nell’aiutare uno meno fortunato di noi, nel nostro prossimo.
San Gregorio Magno prega per noi
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ROSALIA GIGLIANO
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