Esempio di nobiltà di lignaggio che insegue la nobiltà d’animo e il regno dei cieli, Amedeo predicherà l’amore di Dio e per i poveri.
Governatore mite e amante della pace, dovrà soffrire molto anche per via di una salute malferma. Morirà giovane dopo una vita di penitenza e austerità.
Amedeo nasce nel 1435 a Thonon. È figlio del duca Ludovico I di Savoia e di Anna di Lusignano, oltre che nipote dell’antipapa Felice V. Fin da bambino si vede promettere come sposo a Iolanda di Valois, figlia di Carlo VII di Francia. Un matrimonio felice da cui nasceranno dieci figli.
Durante la sua crescita è soggetto a crisi di epilessia, che accetta come strumento di purificazione, traendo forza dalla Messa quotidiana e dalla preghiera. Amedeo e Iolanda convolano a nozze nel 1452. Dalla loro unione nascono dieci figli. L’epilessia però continua a turbarlo. Anche il suo animo mite, rivolto al cielo, gli crea delle difficoltà. I suoi stessi fratelli gli si rivoltano contro e anche i nobili cospirano contro di lui per sostituirlo con un re più energico.
Al centro delle sue preoccupazioni infatti c’erano soprattutto i poveri. Si racconta che quando un ambasciatore provò a vantarsi delle mute di cani e delle tante razze differenti possedute dal suo padrone, il duca lo abbia condotto su una terrazza fuori dal palazzo, dove ai tavoli veniva predisposti una mensa imbandita per sfamare i poveri della città. E che, una volta lì, gli abbia detto: «Queste sono le mie mute e i miei cani da caccia. È con l’aiuto di questa povera gente che inseguo la virtù e vado a caccia del regno dei cieli».
E quando l’ambasciatore gli chiese quanti di loro Amedeo pensava fossero impostori, approfittatori e ipocriti, il duca rispose: «Non li giudico troppo severamente per non essere giudicato severamente da Dio».
La sua bontà alla fine prevarrà sui suoi nemici. Amedeo conduce una vita molto austera e digiuna malgrado la sua salute cagionevole. Sentendo aumentare la propria debolezza, passa l’amministrazione del ducato nelle mani della moglie Iolanda. I suoi sudditi però si rivoltano e lo imprigionano finché il cognato, Luigi XI di Francia, non riesce a farlo rilasciare
Quando si accorge che la morte si avvicina, affida i figli alla sposa e pronuncia queste ultime raccomandazione alla loro presenza e a quella dei suoi ministri: «Siate retti. Amate i poveri e Dio vi garantirà la pace». Nasce al cielo il 20 marzo 1472, ad appena 37 anni.
Oh Dio, che trasferisti il Beato Amedeo tuo confessore dal regno terreno alla gloria celeste; concedici, ti preghiamo, per i suoi meriti e a sua imitazione di passare attraverso i beni temporali senza perdere quelli eterni. Così sia.
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