Fondatore dei frati bigi e delle suore bigie, questo santo frate appartiene all’ordine dei Frati Minori Scalzi. Lo spirito di carità verso i più poveri, lo porta alla decisione di scegliere di creare due nuovi ordini monastici. Decide, anche, di dedicare la sua vita al riscatto dei bambini africani tenuti in schiavitù.
Sarà una particolare esperienza mistica durante un’adorazione eucaristica ad ispirarlo per una delle più importanti decisioni della sua vita.
In questo trentesimo giorno del mese di marzo la chiesa venera San Ludovico da Casoria. Nato come Arcangelo Palmentieri a Casoria, nei pressi di Napoli, l’11 marzo 1814. Dopo aver fatto l’apprendista falegname, a 18 anni viene accolto tra i Frati Minori nel noviziato presso il Convento San Giovanni del Palco di Taurano, in provincia di Avellino. Qui prosegue gli studi negli istituti di Sant’Antonio ad Afragola, di Sant’Angelo a Nola e di San Pietro ad Aram a Napoli.
E’ ordinato presbitero il 4 giugno 1847 ed inizia la sua attività di insegnante di filosofia e matematica presso vari istituti dell’Ordine francescano.
In quello stesso anno succede l’episodio che gli cambia la vita: mentre è in adorazione dinanzi a Gesù Sacramento nella chiesa napoletana di San Giuseppe dei Ruffi, cade a terra avvertendo che è giunto il momento di cambiare vita dedicandosi ad un’attività caritatevole che contraddistingue il resto dei suoi giorni.
Inizia a frequentare persone di diverse impostazioni culturali e politiche, tra cui atei e liberali, fonda accademie di cultura religiosa e numerose case di accoglienza per anziani.
Con il placet e l’aiuto di Ferdinando II riesce a riscattare numerosi bambini di colore schiavi a Il Cairo e ad Alessandria, con lo scopo di donar loro una vita dignitosa, una educazione cristiana e una preparazione culturale tale da poterli inviare come missionari indigeni nel continente africano. Molti di loro scelgono liberamente di ricevere la Cresima e successivamente di divenire sacerdoti e donne consacrate.
Di grande aiuto gli sono molti Terziari Francescani che con lui fondano i Frati della Carità, detti “Bigi”, e le Suore Bigie nel 1962, che tutt’oggi continuano il suo carisma.
A Napoli, in località Scudillo, fonda l’Istituto La Palma, infermeria-farmacia per i frati della Provincia Francescana e per i sacerdoti poveri del Terz’Ordine.
Prima di morire affida la sua opera di educazione dei bambini di colore ai Frati Bigi. Muore la mattina del 30 marzo 1885. I suoi resti riposano nella Chiesa dell’Ospizio marino di Posillipo, dove ha fatto erigere un monumento che raffigura Francesco d’Assisi nell’atto di abbracciare Giotto, Dante e Cristoforo Colombo, Terziari Francescani.
È stato beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1993 e proclamato Santo da papa Francesco il 23 novembre 2014.
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O S. Ludovico da Casoria, ardente testimone della carità di cristo,
tu che, sull’esempio del buon Samaritano, ti facesti prossimo a tante miserie
e alla sofferenza dei fratelli, ascolta ora con bontà la mia preghiera:
non rifiutarmi il tuo aiuto e ottienimi dalla misericordia del Signore
la grazia che invoco con fiducia, perchè possa ancora sperimentare
la tua intercessione a mio favore e glorificare con te dio nostro Padre
che è benedetto nei secoli. Amen.
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