Dottore della Chiesa, compie i suoi studi a Roma dove viene, anche, battezzato, prima di ritirarsi a Betlemme per condurre una vita fatta di contemplazione e di ascetismo.
Ha permesso, per la prima volta, che le Sacre Scritture potessero diventare fruibili per tutte le attività della Chiesa e comprese anche dal popolo.
In questo trentesimo giorno del mese di settembre, la chiesa venera San Girolamo. Padre e Dottore della Chiesa, tradusse in latino parte dell’Antico Testamento greco e, successivamente, l’intera Scrittura ebraica.
Nato in Croazia, si dedicò anche agli studi di retorica, terminati i quali si trasferì a Treviri, dove era ben nota l’anacoresi egiziana, insegnata per qualche anno da Sant’Atanasio.
Ritiratosi nel deserto della Calcide, vi rimase un paio di anni vivendo una dura vita da isolato ed eremita. Girolamo tornò a Roma, nel 382, dove fu segretario di papa Damaso I, divenendone il più probabile successore.
Qui si formò un gruppo di vergini e di vedove, capeggiate da una certa nobile Marcella e dalla ricca vedova Paola, cui si accompagnavano le figlie Eustochio e Blesilla, che vollero dedicarsi ad una vita ascetica fatta di preghiera, meditazione, astinenza e penitenza e delle quali Girolamo divenne padre spirituale.
Nel 386 Girolamo si trasferì nel monastero da lui fondato, dove rimase fino alla morte. Qui visse dedicandosi alla traduzione biblica, alla redazione di alcune opere ed all’insegnamento ai giovani.
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O glorioso San Girolamo,
per quell’amabile zelo che ti condusse allo studio profondo
delle sacre scritture conferendoti tanta luce;
per quello spirito di sacrificio e di mortificazione,
per le pratiche di pietà e per le più edificanti virtù
per renderti sempre più utile alla Chiesa cattolica;
e per tutti i Divini favori di cui puoi disporre in cielo;
sii protettore benevolo ed ottieni a noi tutti
la grazia di meditare continuamente la verità della fede,
di non cercare mai sulla terra che essere graditi a Dio,
e di infervorarci sempre più negli esercizi
della penitenza e delle buone opere,
per assicurarci la nostra eterna salvezza. Amen
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