Visse alla corte del re, finché, gravemente ferito, si convertì a Dio e fondò la Compagnia di Gesù, missionari sparsi per il mondo.
Dopo il compimento degli studi teologici, si dedicò alla stesura di opere e alla formazione dei discepoli. La sofferenza lo portò alla conversione.
31 luglio: Ignazio e i suoi esercizi spirituali
In questo trentunesimo giorno del mese di luglio, la chiesa venera Sant’Ignazio di Loyola. Grande protagonista della Riforma cattolica nel XVI secolo, nacque nel 1491. Era avviato alla vita di cavaliere, ma in convalescenza, si trovò a leggere dei libri cristiani.
Gli vennero dati la Vita Christi, del certosino Landolfo di Sassonia e il Flos sanctorum, le celebri vite dei santi composte dal domenicano Jacopo da Varazze. In lui qualcosa andava mutando, cominciava il suo processo di conversione religiosa.
La sua conversione
Fece una confessione generale, si spogliò degli abiti cavallereschi e fece voto di castità perpetua. Condusse vita di preghiera e di penitenza, e da lì la decisione di fondare una Compagnia di consacrati. Da solo in una grotta prese a scrivere una serie di meditazioni e di norme, che successivamente rielaborate formarono i celebri Esercizi Spirituali.
Il 27 settembre 1540, Papa Paolo III approvò la Compagnia di Gesù.
La preghiera a Sant’Ignazio da recitare oggi
O Dio, che a gloria del tuo nome
hai suscitato nella tua Chiesa sant’Ignazio di Loyola,
concedi anche a noi, con il suo aiuto e il suo esempio,
di combattere la buona battaglia del vangelo,
per ricevere in cielo la corona dei santi.
Amen
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ROSALIA GIGLIANO