Vescovo e Dottore della Chiesa, ha convocato e presieduto diversi concili, adoperandosi sempre per il bene della fede e affinchè tutti rispettassero ed osservassero la disciplina ecclesiastica. È stato vescovo di Siviglia durante l’invasione dei Visigoti.
A lui sono attribuite molte opere erudite, grazie alle quali il patrimonio letterario e di fede della Chiesa si è arricchito nel corso dei secoli.
4 aprile: Isidoro, il Vescovo erudito
In questo quarto giorno del mese di aprile, la chiesa venera Sant’Isidoro di Siviglia. Discendente da una famiglia di antico lignaggio, risalente addirittura all’età romana, perde presto i genitori Severiano e Turtura e viene cresciuto dal fratello Leandro, che intorno all’anno 600 avrebbe avvicendato sul soglio dell’arcidiocesi.
Nel corso del vescovato di Isidoro la Spagna visigotica (da lui convertita) riconosce in questa figura una paternità di rinascita culturale e di conservazione dei saperi del passato, che Isidoro racchiude in compendi ed antologie. Riesce a riunire quindi tutto lo scibile del tempo, in linea con le possibilità dell’epoca, preservandolo da una possibile dissoluzione indotta dalla disgregazione socio-politica dell’Occidente.
Questa enorme opera di salvaguardia del patrimonio culturale del passato, però, viene descritta quale carenza o limitazione del pensiero nella sua originalità di autore.
Il suo esser nominato anche da Dante
Riunisce, inoltre, diversi concili provinciali tra i quali si ricorda in particolare quello del 633, ossia il quarto Concilio nazionale di Toledo, durante il quale si occupa di uniformare, a discapito dei priscillanisti, le formule liturgiche della regione spagnola.
E’ denominato doctor egregius. Isidoro è menzionato anche nella Divina Commedia.
Papa Giovanni Paolo II lo ha designato nel 2002 come patrono di Internet e di chi ci lavora, essendo stato l’autore della “prima enciclopedia mai scritta”. La sua capacità di riuscire a mettere insieme tutto il sapere conoscibile del suo tempo, per evitare che questi vada perduto o sparso, l’ha portato a questo speciale titolo, riconosciuto dalla Chiesa.
LEGGI ANCHE: Oggi 12 ottobre preghiamo il Beato Carlo Acutis, il giovane amato da tutti i giovani
Preghiera a Sant’Isidoro di Siviglia
Pastore fedele, mentre il popolo cristiano onora le tue virtù e le tue opere, si rallegra della ricompensa con la quale il Signore coronò i tuoi meriti; siigli dunque propizio, in questi giorni di salute. Sulla terra, la tua vigilanza non abbandonò mai il gregge che ti fu affidato; orbene, consideraci tutti tue pecorelle e difendici dai lupi rapaci che sempre ci minacciano. Ottienici con le tue preghiere la pienezza delle grazie necessario a terminare la Quaresima; infondici coraggio, ravviva il nostro ardore e preparaci alla celebrazione dei grandi misteri. Ci siamo pentiti delle offese, abbiamo, sebbene debolmente, espiato le nostre colpe; la nostra conversione ha fatto un passo avanti: ora la dobbiamo perfezionare con la contemplazione dei patimenti e della morte del Redentore.
Assistici, o Pontefice di Cristo; tu che conducesti una vita sì pura, prenditi così cura dei peccatori ed esaudisci la preghiera della Chiesa. Dal possesso delle gioie eterne ricordati sempre della tua patria terrena: benedici la Spagna, ridalle il primitivo ardore della fede e rinnovane lo zelo per il trionfo dei cristiani costumi. Tutta la Chiesa riconosce a quella nazione la fedeltà nel custodire il deposito della dottrina di salvezza; preservala perciò da ogni decadenza ed arresta i mali che l’affliggono, così che sia sempre fedele e sempre degna del bel nome che col tuo aiuto conquistò.
Amen
LEGGI ANCHE: Oggi 28 gennaio, San Tommaso d’Aquino: lo studioso appassionato di Dio