San Casimiro, rampollo del sovrano di Polonia e Lituania, rinuncerà a tutti i benefici della sua agiata condizione per la gloria celeste.
Morirà in giovane età dopo aver scelto una vita di castità e purezza, diventando esempio e protettore dei giovani.
Il principe Casimiro, granduca di Lituania, fu uno dei tredici del re di Polonia e Lituania, Casimiro IV. Il nome Casimiro vuol dire «grande nel comandare» e sarà ripetuto da molti sovrani polacchi durante i secoli.
Ma Casimiro non ama per nulla comandare e meno ancora il lusso e lo sfarzo che si accompagnano alla sua regale condizione.
Vede la luce nella magnifica reggia di Cracovia il 5 ottobre 1458. Sua madre è Elisabetta d’Asburgo, detta la «madre dei re» perché dei suoi tredici figli tutti – ad eccezione di Casimiro – cingeranno la corona regale. Dalla madre Casimiro riceve un’educazione religiosa profonda e esemplare. Si consacra a Dio e vive in povertà, abbracciando presto la strada dell’umiltà e di una intensa vita di preghiera.
Gli Ungheresi, sollevatisi contro il re Mattia Corvino, gli offrono il trono. Ma il principe polacco Casimiro aveva rinunciato a qualsiasi ambizione o sogno di potenza, allo stesso modo in cui aveva rinunciato ai piaceri e agli agi della vita a palazzo. Abdicherà per ben due volte, preferendo occuparsi dei problemi della fede.
Vivrà così ritirato, in solitudine e in penitenza, votandosi alla castità e all’ascesi più rigorosa quando invece il suo debole corpo e la sua cagionevole salute avrebbero richiesto, al contrario, cure e riposo. Casimiro però aveva schivato gli onori, non certo gli oneri, ai quali non si sottrarrà mai. Col padre condividerà infatti le fatiche del regno, con saggezza e con retta volontà. Ma soprattutto sarà capace di legare saldamente il popolo della Lituania – dove era nato e vivrà circondato dall’affetto dei sudditi – alla monarchia polacca.
Proprio in Lituania, a Wilna, Casimiro morirà appena venticinquenne nel 1484, consumato dall’etisia che si era abbattuta su un fisico indebolito da penitenze e digiuni. Da morto la sua gloria sarà maggiore di quella dei condottieri più intrepidi. La sua fama correrà per il mondo e il suo nome sarà venerato in Polonia più di quanto erano mai stati onorati, in vita, i sovrani più celebri.
Nel giro di poco tempo diventerà il patrono della purezza e dei giovani, essendo morto in giovane età dopo aver scelto il celibato. Papa Leone X lo canonizzerà nel 1521 e da allora San Casimiro sarà venerato dal popolo polacco e lituano come protettore.
O Dio onnipotente, che chiami a servirti per regnare con te, fa’ che per intercessione di San Casimiro che fece voto alla Vergine Maria, viviamo costantemente al tuo servizio nella santità e nella giustizia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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