Da principe qual è, brilla per lo zelo nella fede, per castità, generosità verso i poveri ed ubbidienza. E’ devoto al Santissimo Sacramento e alla Vergine Maria. Sa amministrare i territori che gli cono dati con saggezza ed equilibrio. C’è una forte devozione in Polonia e Lituania per lui.
Per la sua fede così radicata, preferisce non sposarsi e rimanere celibe, rifiutando qualsiasi tipo di unione, anche combinata dai suoi genitori.
In questo quarto giorno del mese di marzo, la chiesa venera San Casimiro. Della nobile famiglia dinastica dei Jagelloni, nasce a Cracovia. Dall’età di nove anni riceve la propria educazione da Giovanni Dlugosz, storiografo e canonico di Cracovia.
A tredici anni gli viene offerto il trono d’Ungheria dalle fazioni avverse al Re Mattia Corvino, al momento in carica. Casimiro, inizialmente entusiasta di difendere i territori cristiani dai Turchi, esterna la propria disponibilità in tal senso e si reca in Ungheria per essere incoronato.
Suo padre, Re Casimiro IV, inizia allora ad indirizzarlo verso la politica interna della Confederazione polacco-lituana e sugli affari pubblici del regno. Casimiro diventa l’erede designato per il trono polacco.
La sua famiglia, nel frattempo, cerca di combinare il suo matrimonio con la figlia dell’Imperatore Federico III, ma Casimiro preferisce rimanere celibe. Per la sua grande devozione religiosa, si espone a frequenti e prolungati digiuni che forse hanno minato il suo stato di salute.
Indebolito nel fisico, viene colpito dalla tubercolosi, dalla quale non riesce più a guarire. Nel 1484, durante un suo viaggio in terra lituana, muore a Hrodna. I suoi resti mortali sono sepolti a Vilnius, nella Cattedrale della città.
O Dio onnipotente, che chiami a servirti per regnare con te,
fa’ che per intercessione di San Casimiro
viviamo costantemente al tuo servizio
nella santità e nella giustizia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
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