Oggi 6 aprile, Beata Pierina Morosini: uccisa da chi vuole abusare di lei

Giovanissima, mentre tornava a casa, dopo una dura giornata di lavoro in fabbrica, un uomo tenta di violentarla. Ma lei si ribella con tutte le sue forze e perciò viene colpita a morte. 

Il suo essere responsabile dell’Azione Cattolica, amplia ancora di più il suo impegno che la porta a diventare sostenitrice delle opere missionarie.

beata pierina morosini
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6 aprile: Pierina, muore per difendere il suo voto

In questo sesto giorno del mese di aprile, la chiesa venera la Beata Pierini Morosini. Nasce il 7 gennaio 1931 a Fiobbio (Valle del Lujo), una piccola frazione nel Comune di Albino in provincia di Bergamo.

Nel 1942 entra a far parte dell’Azione Cattolica aspirante a conoscere la figura di Maria Goretti. Il 18 marzo 1946, poco più che quindicenne, viene assunta nel Cotonificio Honegger di Albino, un’azienda di circa 1300 dipendenti. Qui comincia a lavorare prima come addetta alle pulizie del reparto e dei telai, poi come apprendista e aiutante delle altre operaie, infine diventa operatrice ai telai.

Nell’aprile dello stesso anno, durante un ricovero ospedaliero dovuto a un incidente sul lavoro, conosce padre Luciano Mologni, del Convento dei Frati Minori Cappuccini di Albino, che sarebbe diventato il suo padre spirituale.

L’impegno nell’Azione Cattolica

Nel 1947 diventa delegata dell’Azione Cattolica e catechista delle Piccolissime e Beniamine nella parrocchia di Fiobbio. In questo periodo manifesta alla mamma il desiderio di farsi suora ma viene distolta da questo proposito in quanto il suo lavoro e la sua presenza sono necessari alla famiglia.

L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, professa i voti privati di castità, povertà e obbedienza. Nel 1948 approfondisce il suo impegno spirituale e il suo servizio alla Chiesa. Si iscrive all’Apostolato della Riparazione e alle Figlie di Maria. Indossa lo scapolare carmelitano e aderisce al Terz’Ordine francescano.

Nel 1950 prova ancora una volta a chiedere ai genitori il permesso di entrare tra le Suore delle Poverelle di Bergamo, ma anche questa volta riceve un fermo diniego. Continua senza soste il suo impegno in famiglia, sul lavoro e a servizio della parrocchia. Diventa zelatrice dell’Opera San Gregorio Barbarigo che aiuta il seminario diocesano di Bergamo.

Un tentativo di stupro e la sua morte

Il 4 aprile 1957, tornando a casa dopo il lavoro, sul sentiero che attraversa il bosco viene aggredita e ferita a morte da un giovane che lei cerca dapprima di richiamare alla morale e al quale poi non riesce a sfuggire. Il fratello la trova esanime a terra con una ferita alla testa. Vien portata all’ospedale di Bergamo, dove muore il 6 aprile, a soli 26 anni, senza aver ripreso conoscenza.

Sul luogo del ritrovamento viene trovata una pietra sporca di sangue. I medici conclusero che la ragazza era stata aggredita e colpita alla nuca con un sasso che le aveva fratturato il cranio, probabilmente nel corso di un tentativo di stupro.

Sul luogo del martirio tra Albino e la casa di Pierina, divenuto ben presto una meta di pellegrinaggi, è stata costruita prima una lapide commemorativa e poi, dopo la beatificazione, una piccola cappella a ricordo dell’eroico sacrificio.

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Preghiera alla Beata Pierina Morosini

Pierina tu sei beata,

perché non hai semplicemente subito la diffusa povertà

del tuo tempo, ma hai scelto una sobrietà di vita

dignitosa e discreta, una squisita essenzialità che ti

faceva sempre puntare al vero tesoro che è Gesù.

Insegnaci ad essere poveri in spirito, ad essere liberi

dalla schiavitù di noi stessi e del nostro orgoglio, dei

beni materiali e dell’apparire.

Beata Pierina, Vergine saggia nell’essenzialità, intercedi

per tutte le intenzioni che portiamo nel cuore.

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