Oggi è la Chiesa festeggia l’Epifania del Signore. Epifania significa «apparizione» o anche «manifestazione», la prima del Signore Gesù ai potenti e ai sapienti.
Si tratta di una festa con cui la liturgia si concentra in modo particolare sulla prima manifestazione di Gesù come Dio, con l’adorazione dei Magi. Dopo che i pastori, i figli più umili di Israele, il popolo eletto, avevano reso gloria a Dio davanti al Bambin Gesù adagiato nella mangiatoia, il Salvatore con l’Epifania comincia – come scriverà Sant’Agostino – a farsi conoscere anche dai pagani: i Magi venuti da oriente.
I Magi, sapienti persiani appartenenti alla casta sacerdotale della religione zoroastriana, sono il segno che la salvezza di Dio è offerta a tutte le genti. Essi videro spuntare una stella che annunciava la nascita di Gesù. Non appena la videro, si ricordarono delle profezie e riconobbero nella stella il segno del Re dei Giudei, del Messia, del Salvatore del mondo.
Così partirono per andare ad adorarlo, sobbarcandosi un viaggio non solo lungo, ma anche difficile e pericoloso. A precederli nel loro cammino solo la stella che avevano veduto in Oriente. La stella scomparve quando giunsero a Gerusalemme, spingendoli a chiedere animosamente: «Dov’è il nato Re dei Giudei? Vedemmo la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo».
Adoratori del Salvatore
A sentire tutto questo, il Re Erode si turbò e assieme lui tutta Gerusalemme. Dopo aver fatto radunare tutti i principi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, Erode chiese loro dove dovesse nascere il Cristo. «A Bethlem di Giuda», ottenne in risposta. Erode, una volta informati i Magi, raccomandò loro di ripassare da loro dopo averlo adorato. Così che potesse anche lui andare ad adorare il Re dei Giudei.
I Magi – che la tradizione cristiana ha identificato in Baldassarre, Gaspare e Melchiorre, venerati come santi dalla Chiesa – riprendono nuovamente il cammino. La stella, scomparsa quando erano giunti a Gerusalemme, riappare loro (e «essi provarono una grandissima gioia») guidandoli fino al luogo dove si trovava il Bambino Gesù. «Ed entrati nella casa, trovarono il Bambino con Maria sua madre, e prostrati lo adorarono; poi, aperti i loro tesori, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. E avvertiti in sogno di non ripassare da Erode (perché macchinava iniqui disegni), tornarono al loro paese per altra via» (Mt 2, 10-11).
Preghiera per la Solennità dell’Epifania
O Dio, che con la guida d’una stella oggi hai rivelato alle genti il tuo Figliuolo Unigenito, concedi a noi che per mezzo della fede t’abbiamo conosciuto, di giungere a contemplare la bellezza della tua gloria in Paradiso.