Oggi la Chiesa celebra tre donne, tre laiche coraggiose, tre infermiere che misero a repentaglio la loro vita per non abbandonare i malati.
I miliziani comunisti le uccisero in odio alla fede dopo averle picchiate, violentate e torturate.
È la mattina del 27 ottobre 1936: mentre la guerra civile infuria e devasta la Spagna tre giovani infermiere vengono scambiate per suore dai soldati ribelli, che le fanno prigioniere.
Del gruppo di infermiere fanno parte María Pilar Gullón Yturriaga, Octavia Iglesias Blanco e Olga Pérez-Monteserín Núñez. Potrebbero fuggire, ne avrebbero avuto l’opportunità. Ma rifiutano di abbandonare i loro pazienti.
Dopo un lungo cammino a piedi, le conducono alla sede del Comitato di guerra e quindi le consegnano ai miliziani che per tutta la notte le pestano selvaggiamente, torturandole e violentandole perché rinuncino alla loro fede cristiana. Senza successo: continuano a pregare come avevano sempre fatto.
Le fucilano il giorno dopo, il 28 ottobre 1936, verso mezzogiorno. A giustiziarle, in un prato fuori città, sono tre donne miliziane.
María Pilar Gullón Yturriaga, 25 anni, era figlia di cattolici devoti, entrata nell’Azione Cattolica e nelle Figlie di Maria ad Astorga. Prima di diventare infermiera aveva insegnato catechismo e lavorato coi poveri e i malati.
Octavia Iglesias Blanco, uccisa anche lei a 42 anni, era la più anziana del gruppo di infermiere e per questo si comportava come una “sorella maggiore”.
Olga Pérez-Monteserín Núñez, 23 anni, era invece la più “piccolina” del gruppo. Ma ben decisa a prendersi cura dei malati, dei feriti e dei morenti.
Vengono beatificate il 29 maggio 2021 ad Astorga, dove le loro spoglie mortali vengono venerate nella cappella di San Giovanni Battista, nella cattedrale di Santa Maria.
Il 30 maggio 2021, il giorno dopo la loro beatificazione, papa Francesco le ha nominate durante l’Angelus: «Ieri ad Astorga, in Spagna, sono state beatificate María Pilar Gullón Yturriaga, Octavia Iglesias Blanco e Olga Pérez-Monteserín Núñez. Queste tre donne laiche coraggiose, a imitazione del buon Samaritano, si sono dedicate a curare i feriti di guerra senza abbandonarli nel momento del pericolo, hanno rischiato, e sono state uccise in odio alla loro fede. Lodiamo il Signore per la loro testimonianza evangelica. Un applauso alle nuove Beate!».
Dio misericordioso, gloria dei martiri e gioia dei fedeli, che hai concesso alle tue figlie Pilar, Octavia e Olga, martiri di Astorga, la fortezza necessaria per accettare le torture e la morte come olocausto e come testimonio di fedeltà al tuo amore, a servizio dei fratelli, ti preghiamo con umile fiducia di concederci la grazia di essere strumenti della tua pace e del tuo amore per tutti gli uomini, imitando il loro esempio di fedeltà a Te, di carità eroica e di servizio ai bisognosi.
Degnati di glorificare le tue Serve e concedici per loro intercessione la grazia che ti chiedo… per Cristo nostro Signore. Amen.
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