Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, che si ricorda oggi 6 ottobre, è molto invocata per il dono della maternità che le donne chiedono sulla sua sedia.
Chiamata la “Santarella” dei Quartieri Spagnoli è proprio a Napoli che ha vissuto Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe la cui memoria liturgica è oggi 6 ottobre.
Nella città partenopea e in quella zona molto nota della città si trova la sua casa-santuario. Meta continua di folle di visitatori, sono soprattutto le donne in cerca del dono della maternità a visitarla perché all’interno di quella che fu l’abitazione della santa c’è una sedia e la pratica di sedersi su per chiedere la grazia.
Al secolo Anna Maria Gallo nacque a Napoli il 25 marzo 1715. I genitori erano piccoli commercianti di mercerie. Per tutta la vita visse nei Quartieri Spagnoli, una parte della città molto conosciuta anche per le condizioni di povertà e la violenza che vi regnavano.
Fin da giovane sentì la chiamata alla vita religiosa, ma il padre, violento, voleva impedirglielo e costringerla a sposarsi. Lei però si rifiutò ed entrò come terziaria nell’Ordine della Riforma di san Pietro d’Alcantara. Quindi prese il nome di Maria Francesca delle Cinque Piaghe, e rimase nel mondo secolare.
Il riferimento alle Cinque Piaghe di Gesù era per esprimere la sua profonda devozione alla Passione del Signore. Andò a vivere nella sua casa di Vico dei Tre Re a Toledo insieme ad un’altra terziaria come lei e svolse il lavoro di governante del suo padre spirituale.
Santa Maria Francesca era una mistica a cui era stato dato il dono della profezia. Molte persone si rivolgevano a lei per avere sostegno e consiglio. Crebbe la sua fama di santità e per questo veniva chiamata la “Santarella”.
Tra gli eventi che ha profetizzato c’era la Rivoluzione francese. Sembra anche che abbia ricevuto le stimmate per cui soffriva tutta la Quaresima e i venerdì.
Dotata di vera umiltà, Santa Maria Francesca viveva i suoi doni mistici nel nascondimento, e furono tante le sofferenze che dovette affrontare nella sua vita. Oltre alle malattie anche le vessazioni da parte del demonio con cui ha dovuto lottare a lungo.
Offriva tutti i suoi dolori per la conversione dei peccatori. La sua sedia era un rifugio nel quale cercava ristoro e riposo dalle tante fatiche. Proprio questa sedia adesso è oggetto di una pratica che si svolge da molti decenni. Posta al piano superiore della piccolissima casa, ora santuario, della santa, aiuta nella preghiera le donne che cercano il dono di un figlio.
Sono tante coloro che si recano lì e, accompagnate da una delle suore che vivono in quella casa trasformata poi in convento e in santuario, vengono fatte accomodare sulla sedia e viene fatta su di loro una preghiera con una reliquia di Santa Maria Francesca.
Sono numerosissime le grazie effettivamente ricevute da parte di donne con problemi di infertilità e che attendevano di diventare madri da tanto tempo. Gravidanze sorte dopo essersi sedute su quella che nella tradizione popolare napoletana è definita la “sedia della fertilità“.
A testimonianza di questo ci sono i tantissimi ex voto che ricoprono interamente una stanza e parti delle pareti del corridoio che porta alla sedia. Si tratta in prevalenza di fiocchi, rosa o azzurri, realizzati per gratitudine e per testimoniare la grazia ricevuta per intercessione della santa.
Santa Maria Francesca morì il 6 ottobre 1791 all’età di 76 anni. Ai funerali partecipò una grande folla e quando la bara raggiunse la chiesa questa fu presa d’assalto da chi voleva ad ogni costo un reliquia tanto che dovettero intervenire le Guardie del Corpo del Re. Beatificata nel 1843 è stata poi canonizzata nel 1867.
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