Nel giorno della Passione e Morte di nostro Signore Gesù Cristo siamo tutti invitati a fissare il nostro sguardo sul Crocifisso.
Il Venerdì Santo infatti è il giorno della Croce. Da sempre la Passione, in tutta la vicenda umana e storica del Salvatore, indica la sequenza degli eventi dolorosi che lo colpirono fino a portarlo alla morte. Tutta la liturgia del Venerdì Santo ci esorta a contemplare il mistero su cui si fonda la nostra unica speranza di salvezza: la Croce.
Oggi la Chiesa celebra il Venerdì Santo, secondo giorno del Triduo Pasquale. In questo giorno (né in quello seguente), dove si fa memoria della crocifissione e morte di Gesù, per antichissima tradizione non si celebra l’Eucaristia. Nel Rito Romano i fedeli possono comunicarsi con le Ostie consacrate il giorno precedente, custodite nell’Altare della Reposizione
La Chiesa oggi celebra soltanto l’Azione liturgica della Passione del Signore. La liturgia del Venerdì Santo si compone di tre momenti: Liturgia della Parola, Adorazione della Croce e riti di Comunione.
Attraverso questa liturgia i fedeli sono invitati a fissare il loro sguardo a Gesù, il Crocifisso, l’Uomo dei dolori.
Venerdì Santo: giorno di penitenza e astinenza
È anche giornata di digiuno e astinenza dalle carni. Il digiuno ecclesiastico, previsto oggi per i cristiani tra i 18 e i 60 anni, si impone come segno di partecipazione alla morte del Signore Gesù. Esso è al tempo stesso richiamo alla penitenza e attesa del ritorno dello Sposo.
Il Venerdì Santo nasce come giorno della morte di Gesù: giorno di lutto al quale si prendeva parte col digiuno, al punto che si finirà per estenderlo a tutti i venerdì dell’anno.
La Passione di Gesù si conclude sulla croce, sulla collina del Golgota o Calvario, il luogo dell’esecuzione. Qual è il significato del Calvario? Lasciamo la parola al grande Fulton Sheen: «Il Calvario è il nuovo monte della tentazione, dove però non è Satana a tentare Cristo, ma Cristo che tenta noi, chiedendoci di amare l’Amore che manca in ogni nostro tentativo di amare».
Preghiera per il Venerdì Santo
Signore Gesù ti sei addossato i nostri dolori e sei stato umiliato sotto il carico della croce. Sei stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Sei diventato un corpo piagato e sofferente perché ti sei messo al nostro posto per salvarci dal peccato. Tanto ci hai amato, Signore Gesù! Ti chiediamo perdono contemplando il tuo volto sfigurato e ricordando le tue parole che vorremmo far dimorare nel nostro cuore.
Se uno vuol essere mio discepolo prenda la sua croce e mi segua.
Per questa santa croce, sii tu benedetto nei secoli dei secoli. Amen.