Subito dopo la solennità dell’Epifania si celebra il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano che chiude il tempo liturgico del Natale.
La celebrazione del Battesimo del Signore cade sempre nella prima domenica successiva al giorno dell’Epifania. Con essa si conclude il tempo liturgico del Natale e si ritorna al tempo ordinario.
Come narrato nei Vangeli sinottici all’età di 30 anni Gesù si reca sulle sponde del fiume Giordano in cui Giovanni Battista impartiva il Battesimo. Anche lui si fa battezzare da Giovanni. È un evento importante e singolare. Gesù non ha bisogno di essere battezzato, perchè in lui vi è santità perfetta, ma sceglie di farlo e naturalmente c’è un motivo per questo.
Inoltre in questo importantissimo episodio della vita di Gesù avviene qualcosa di grande: i Cieli si squarciarono e si udì la voce del Padre affermare: “Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto“(Mt 3, 13-17). È una dichiarazione chiara dell’identità di Gesù.
Perchè Gesù si fa battezzare?
Giovanni Battista prediceva l’avvento del Regno di Dio e battezzava nel fiume Giordano con un battesimo con acqua per il pentimento dei peccati esortando alla conversione. Lui è stato il Precursore, colui che ha preparato la strada al Messia. Battezzava affermando “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali; costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Lc 3,16).
Gesù era innocente da qualsiasi colpa, seconda persona della Trinità, non aveva bisogno di essere purificato, ma volle ugualmente farsi battezzare da Giovanni. Il Battista non voleva battezzarlo quando lo vide arrivare, come narrano i Vangeli. “Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?“, gli disse.Ma Gesù gli rispose: “Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia” (Mt3,14-15).
Così Gesù volle solidarizzare con i penitenti in cerca di salvezza e al tempo stesso il suo gesto ebbe anche un altro significato. Con la sua presenza santificò l’atto e le acque. Il Battesimo quindi non fu più soltanto di sola purificazione, ma segnò la riconciliazione divina con il genere umano dopo il peccato originale.
“Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» ” (Mt 3,16-17). Il Padre stesso dichiarò Gesù come suo Figlio prediletto, il Figlio di Dio.
Con il Battesimo nel Giordano inizia il cammino pubblico di Gesù. Il Battesimo come porta che conduce alla santità e che rende partecipi della vita di Dio: questo è il battesimo cristiano, che toglie la macchia del peccato originale riconciliando la creatura con il Creatore. Il Sacramento apre all’uomo la possibilità di vincere il male in un cammino che conduce alla vita piena.