La Beata Vergine Maria del Rosario è una memoria devozionale tra le più celebri con cui si venera la Madonna, collegata a Pompei e alla vittoria di Lepanto.
Il titolo di Madonna del Rosario ha origine nel 1208 ed è legato a San Domenico di Guzman. Dopo un’apparizione di Maria ha dato vita alla preghiera del Rosario per richiedere la liberazione dall’eresia albigese su indicazione della Madre stessa.
La corona del Rosario, considerata come una ghirlanda di rose da offrire alla Vergine Maria attraverso la recita delle Ave Maria, ha iniziato così a diffondersi, grazie ai padri domenicani.
Secoli dopo, il papa domenicano Pio V ha istituito questa festa per commemorare la vittoria dei cristiani nel corso della battaglia di Lepanto contro gli invasori turchi avvenuta il 7 ottobre 1571.
Successivamente, ancora qualche secolo dopo, nel 1716 la festa viene estesa alla Chiesa tutta ed è nel 1913 che Pio X fissa definitivamente la data per la memoria liturgica.
Ma è anche a Pompei che la prima domenica di ottobre si celebra la Madonna del Rosario, in una delle due date annuali, l’altra è l’8 maggio, con la recita della Supplica solenne.
La vittoria a Lepanto e l’immagine della Madonna
La battaglia navale di Lepanto ha avuto luogo all’interno della guerra di Cipro. Le flotte dell’Impero ottomano condotte dai musulmani e quelle cristiane della Lega Santa si scontrarono. Queste ultime, che ebbero la meglio, avevano come simbolo uno stendardo che su fondo rosso raffigurava un Crocifisso tra gli apostoli Pietro e Paolo e la scritta “In hoc signo vinces“.
C’era anche l’immagine della Madonna con la dicitura “Maria succurre miseris” e prima della battaglia la flotta aveva recitato il Rosario, dopo aver ricevuto la benedizione di papa Pio V.
Inizialmente venerata come Nostra Signora della Vittoria, il papa successivo, Gregorio XIII decise di modificare la dedica e attribuire il titolo di Nostra Signora del Rosario.
L’iconografia classica che raffigura la Beata Vergine Maria del Rosario la vede con una veste azzurra, una corona del Rosario tra le mani. Spesso è rappresentata con il Bambino in braccio ed è affiancata da San Domenico di Guzman e da Santa Caterina da Siena.
La Madonna del Rosario di Pompei e la Supplica
A Pompei la devozione alla Madonna del Rosario si lega alla figura del beato Bartolo Longo il benefattore e fondatore del Santuario della Beata Vergine del Rosario.
Positivista e anticlericale, dopo una crisi interiore ha una folgorante conversione che lo porta a contatto con i domenicani e con la preghiera del Rosario. La sua trasformazione sarà totale e la devozione a questa forma di preghiera diventerà la sua missione.
Il momento decisivo avviene quando sente una voce dirgli “Se propaghi il Rosario sarai salvo“. Dopo una serie di coincidenze trova il quadro che diventa oggetto di venerazione, raccoglie fondi e si occupa di far costruire il Santuario.
Inoltre nel 1883 compone la Supplica alla Madonna che viene generalmente recitata alle ore 12, l’ora dell’Angelus, nei giorni della festa dedicata, l’8 maggio e la prima domenica di ottobre.
Inizialmente si chiamava “Atto d’amore alla Vergine“, poi diventa “Supplica alla potente Regina del SS.mo Rosario di Pompei“. Questa Supplica è stata recitata per la prima volta da un papa, Benedetto XV, nel 1915.