Vergine e martire che preferisce morire sul rogo piuttosto che pronunciare parole sacrileghe nei confronti di Gesù Cristo. La tradizione vuole che le fossero stati cavati i denti di bocca e per questo viene considerata patrona dei dentisti.
Ha sempre aiutato i cristiani e ha portato avanti il suo apostolato anche durante le persecuzioni, fino a donare la vita.
In questo nono giorno del mese di febbraio, la chiesa venera Sant’Apollonia. La storia del martirio di Apollonia ci è giunta tramite il racconto di Eusebio di Cesarea.
Ad Alessandria d’Egitto scoppia una sommossa popolare contro i cristiani, provocata da un indovino pagano. Apollonia, un’anziana donna cristiana nubile, che ha aiutato i cristiani e fatto opera di apostolato, viene catturata con gli altri e percossa al punto di farle cadere i denti. Secondo la tradizione popolare le sono stati divelti i denti con le tenaglie.
Le viene poi preparato un gran fuoco per bruciarla viva se non avesse pronunciato delle bestemmie. Riuscita a liberarsi con un’astuzia dalle mani della plebe, si lancia da sé tra le fiamme, dove muore, ritenendo senza dubbio che il suicidio non costituisse una colpa in quella situazione.
Una decisione presa per timore che la sua purezza venisse violata con lo stupro o che ulteriori torture prima del rogo le avrebbero fatto vacillare la fede.
Il corpo della martire, secondo alcuni racconti, sarebbe stato ridotto in cenere.
Per la tradizione secondo la quale le sono stati estirpati i denti, santa Apollonia è raffigurata nell’iconografia come una giovane vergine che tiene in mano una tenaglia che stringe un dente.
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Per quell’acutissimo dolore che voi soffriste,
o gloriosa S. Apollonia, quando per ordine del tiranno,
vi furono strappati i denti che tanto aggiungevano di decoro al vostro angelico volto,
otteneteci dal Signore la grazia di essere sempre liberati da ogni molestia
relativa a questo senso, o per Io meno soffrirla costantemente con imperturbabile rassegnazione.
E per quello inaudito coraggio con cui al primo impulso dello Spirito Santo,
vi slanciaste spontaneamente in mezzo al fuoco,
senza che i carnefici vi trascinassero dentro
otteneteci dal Signore la grazia di secondare prontamente le divine ispirazioni e di sostenere,
non solo con rassegnazione,
ma ancora con allegria tutte le croci che Egli si degnerà di inviarci Gloria.
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