Il suo corpo fu trovato incorrotto ed emanava un forte profumo. Inoltre presso la sua tomba nel corso dei secoli si verificarono numerosi miracoli
Abate dell’VIII secolo, Sant’Adriano di Canterbury insegnò per gran parte della sua vita e compì un grande gesto di umiltà.
Sant’Adriano di Canterbury era di orgine berbera, nato nell’Africa del Nord non si sa esattamente in quale data a cavallo tra il VII e l’VIII secolo.
La sua vita
Di lui si sa che era l’abate di Derida nei pressi di Napoli ed era conosciuto per la sua sapienza e per la sua virtù.
Proprio per questo papa Vitaliano decise di affidargli un incarico importante: lo nominò vescovo di Canterbury in Inghilterra. Ma Adriano, molto umile, non si sentiva degno di ricoprire tale incarico e lo rifiutò. Gli consigliò di sostituirlo con Teodoro di Tarso, poi divenuto anch’egli santo.
Il papa accettò ma solo ad una condizione: anche Adriano sarebbe dovuto andare a Canterbury e accompagnare il nuovo vescovo come collaboratore e consigliere. L’abate acconsentì e si trasferì nella località inglese.
Teodoro quindi lo nominò abate dell’antico monastero dei Santi Pietro e Paolo, che in seguito prese il nome di Sant’Agostino. Con la guida di Adriano e l’influenza di Teodoro questo moanstero molto presto diventò uno dei più importanti centri di formazione. Fu un luogo essenziale per molti futuri vescovi ed esercitò una notevole influenza sulla cristianità del tempo.
La santità espressa anche dal corpo incorrotto
Adriano insegnò in quel monastero per oltre 40 anni. Si studiava il latino, il greco, il diritto romano, la Sacra Scrittura ed i Padri della Chiesa. C’erano studenti che giungevano da ogni parte d’Inghilterra e anche dall’Irlanda. La formazione che si otteneva in quella scuola era rinomata e la migliore di tutta la zona.
Dopo aver condotto gran parte della sua vita lì Adriano morì proprio lì a Canterbury il 9 gennaio 710. La data non è certa, ma molto probabile. Fu sepolto all’interno del monastero e alcuni secoli dopo avvenne un evento che suscitò scalpore.
Quando nel 1091 vennero effettuati lavori di ristrutturazione si rese necessaria la rimozione di alcune tombe, tra cui quella di Sant’Adriano. Il suo corpo fu trovato incorrotto ed emanava un forte profumo. Inoltre presso la sua tomba nel corso dei secoli si verificarono numerosi miracoli e quel luogo acquisì una fama notevole diventando meta di pellegrinaggi.
Anche riesumazioni successive alla prima riscontrarono lo stesso stato di conservazione del corpo e la prodigiosa emanazione di un profumo proveniente da esso. Successivamente Sant’Adriano fu inserito prima nei calendari inglesi e poi nel Martirologio Romano, che fissa la data della sua memoria liturgica al 9 gennaio, il suo dies natalis.
Proprio il Mrtirologio lo ricorda come colui che “con la sua ricca preparazione tanto nelle lettere sacre come in quelle profane istruì una moltitudine di discepoli nella scienza della salvezza“. Tra i suoi allievi ebbe anche Sant’Adelmo che nelle sue opere lo definì come il “venerando maestro della mia rude infanzia“.