Sposata per 40 anni, alla morte del marito decide di ritirarsi fra le Oblate riunite a Roma, da lei stessa, sotto la regola di San Benedetto. Distribuisce i suoi beni ai poveri e cura gli ammalati, come segno vivo e vero di carità cristiana.
E’ la fondatrice della comunità delle Oblate di Tor de’ Specchi, nonché compatrona della città di Roma ed invocata per la liberazione delle anime dal Purgatorio.
In questo nono giorno del mese di marzo, la chiesa venera Santa Francesca Romana. Nasce a Roma dalla nobile famiglia Bussa de’ Leoni. Va dodicenne in sposa, per volere del padre, al nobile Lorenzo de’ Ponziani. Si trasferisce nel palazzo dei Ponziani a Trastevere, dove dà alla luce tre figli: Battista, Evangelista e Agnese; gli ultimi due muoiono di peste ancora giovani nel 1410.
Nel nuovo stato di vita, due sono le preoccupazioni della Santa: conservare la grazia di Dio schivando le compagnie pericolose, i banchetti, gli spettacoli e tutti i cattivi divertimenti; procurare di essere ubbidiente ai voleri dello sposo, pronta ai doveri familiari, per cui soleva dire che una donna maritata deve lasciare all’istante ogni pratica di devozione, quando ha da attendere alle sue cose domestiche.
Sempre numerose sono le sue mortificazioni, ma crescono a dismisura quando riesce ad ottenere dal marito il permesso di diportarsi secondo che la sua pietà le ispira. E’ allora che, sotto la guida di un saggio confessore, fa mirabili progressi nella via della perfezione. L’orazione è continua sulle sue labbra e sa tramutare il lavoro in preghiera.
Il 15 agosto 1425, con nove compagne, si offre come oblata della Vergine nella basilica di Santa Maria Nova al Foro. Per otto anni le Oblate continuano a vivere nelle proprie famiglie, sino al marzo del 1433, quando, acquistata una casa nel rione Campitelli dalla famiglia Clarelli suoi parenti, ai piedi del Campidoglio, cominciano a condurvi vita comune. Francesca le raggiunge tre anni dopo, alla morte del marito Lorenzo, e assume la guida della congregazione.
Muore il 9 marzo 1440 a Roma, nella casa di Trastevere. Di lei rimangono le vesti e un dito esposti al monastero di Tor de’ Specchi. La salma viene sepolta presso l’altare maggiore della basilica di Santa Maria Nova al Foro.
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O Dio che Vi degnaste conferire
alla beata Francesca la grazia singolare
di essere familiarmente assistita da un Angelo,
concedeteci che per di lei intercessione
possiamo essere difesi dalla protezione dei Santi Angeli,
giungere felicemente alla meta sospirata,
tornare sani e salvi al focolare domestico e,
custoditi da ogni pericolo per la via,
rallegrarci dell’eterna loro società in cielo.
Amen
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