Istituita da san Giovanni Paolo II, la festa della Divina Misericordia, nella Domenica in albis, nasce per volere di Gesù come rivelato a santa Faustina Kowalska.

E’ la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia, ed è una festa istituita da san Giovanni Paolo II nel 2000, che la fissò nella prima domenica dopo Pasqua, la cosiddetta “Domenica in albis”.
Il Santo Padre polacco ha realizzato ciò che Gesù stesso ha richiesto nel corso delle rivelazioni private a santa Faustina Kowalska. Il 22 febbraio 1931 Gesù comunicò per la prima volta alla suora e mistica il desiderio che fosse istituita una festa a celebrare l’infinita misericordia divina.
Chiese in modo esplicito che quella festa avesse luogo la prima domenica dopo la Pasqua e chiese a santa Faustina di annunciare le grazie straordinarie che avrebbe concesso a coloro che avrebbero adorato la misericordia di Dio.
Oggi 27 aprile: Domenica della Divina Misericordia
Sempre in quel 22 febbraio 1931 Gesù apparve a santa Faustina in una veste bianca con la mano destra benedicente e la sinistra poggiata sul petto, da cui fuoriuscivano due grandi raggi, uno rosso e l’altro pallido: “Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria“.
Le ordinò di dipingere un’immagine secondo quel modello e riportante la scritta: “Gesù confido in Te“. Attraverso le rivelazioni a suor Faustina, Gesù ha chiesto ai sacerdoti di annunciare «la Mia grande Misericordia per le anime dei peccatori», domandando a ogni uomo di invocare con fiducia il Suo perdono.
La scelta della Domenica dopo Pasqua vuole indicare lo stretto legame tra il mistero della Redenzione e la misericordia divina. In preparazione di questa festa a santa Faustina sono state indicate le richieste di preghiera da racchiudere in una novena che ha inizio il Venerdì santo.
Le grazie speciali promesse da Gesù
“In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le mie grazie divine” ha detto Gesù. Qualsiasi peccato può essere perdonato nella Confessione sacramentale: “Nessuna anima abbia paura di accostarsi a me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto” sono le parole dette dal Signore.
C’è poi la necessità di comunicarsi e ricevere la santa Eucarestia in stato di grazia e adorare con fervore la Divina Misericordia, che Gesù stesso ha definito “il più grande attributo di Dio“.
Sono altre 14 le apparizioni in cui il Signore approfondì con santa Faustina i termini e i modi di celebrare la Divina Misericordia. La più grande delle promesse ad essa connesse è la remissione delle colpe e delle pene. Gesù, infatti, ha detto: “L’anima che si accosta alla confessione e alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene“.
Gesù ha voluto anche spiegare che “le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione“, per il rifiuto dell’amore di Dio. La Festa della Divina Misericordia offre perciò un’altra grande possibilità di salvezza.
Il quadro di Gesù misericordioso e la coroncina
A santa Faustina è stato chiesto anche di far dipingere un’immagine: Gesù le apparve in una veste bianca con la mano destra benedicente e la sinistra poggiata sul petto. Da questa fuoriuscivano due grandi raggi, uno rosso e l’altro pallido.
Nel 1934 a Eugenio Kazimirowski di dipingere la prima immagine di Gesù Misericordioso. Il pittore Eugeniusz Kazimirowski eseguì il quadro sotto la minuziosa supervisione della santa che non lo vedeva mai abbastanza bello e conforme alla sua visione. Nel 1943, dopo la morte della santa un altro pittore, Adolf Hyla, dipinse un’altra immagine che diventò più famosa, ma meno conforme all’originale.
Non solo l’immagine da venerare, ma anche la coroncina da recitare tra le richieste del Signore. Questa preghiera è stata dettata da Gesù a santa Faustina il 13 e 14 settembre 1935 a Vilnius. Sui grani del Padre Nostro si offre ” il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo” e su quelli dell’Ave Maria si dice l’intenzione “abbi misericordia di noi e del mondo intero“. Recitando la coroncina ci si unisce all’offerta di Gesù fatta sulla croce.
Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia – Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l’indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Nel 2000, poi, fu istituita la festa estesa a tutta la Chiesa, durante la canonizzazione di santa Faustina.