Apparizioni la cui storia non è facile da ricostruire, ma che attira un fiume di pellegrini ogni anno, e che oggi sono in Festa per Nostra Signora di Altagracia.
Tutti conosciamo la Repubblica Dominicana perché incantevole meta turistica nel cuore dei Caraibi. Pochi sanno che anche la Vergine Maria ha arricchito questo luogo con la sua presenza.
Il legame tra il popolo dominicano e Maria è molto forte. Ha radici antiche e forme di espressione che si rinnovano ogni anno.
Perché Nuestra Señora de la Altagracia?
Nessuno è più potente di Maria. Ella quando era in Terra non ha negato niente a Dio. Ora che è in cielo Dio non nega niente a lei. Questo il popolo dominicano lo sa benissimo ecco perché la invoca come signora di tutte le grazie. La Repubblica Domenicana è in festa oggi, celebra la Patrona Nuestra Señora de la Altagracia, il magnifico Santuario si trova a Higüey un comune di più di 250.000 abitanti. Il nome vuole significare proprio che Maria siccome è la madre di Dio può donare alte grazie a chiunque si rivolga a lei con fede e devozione.
La Basilica che oggi sorge nel cuore dei Caraibi è effettivamente molto bella e contiene un Dipinto completamente d’oro che raffigura Maria in piedi e Gesù posto su quello che oggi chiamiamo fasciatoio. Colpiscono molti dettagli di questo dipinto, ma in particolare l’atteggiamento di Maria. Ella è posta in adorazione. È da notare il suo volto, non sta solo guardando questo figlio, lo sta contemplando. L’autore del dipinto con ispirata maestria ha saputo fissare un atteggiamento interiore che è a dir poco sublime.
La storia delle apparizioni
Tracce del dipinto ci portano in Spagna nei primissimi anni del 1500. Sembra che la Vergine sia apparsa a un contadino sopra un albero di arance nella città di Siruela. Tre fratelli Trejo, Alonso e Antonio ne vengono in possesso e la portano con sé a Santo Domingo. Il 12 maggio del 1502 il Vescovo Mons. Garcia Padilla decise di costruire una nuova Basilica a Higüey alla quale sarà offerto il dipinto spagnolo.
Passano gli anni è precisamente il 1600. Un colono spagnolo che per lavoro vendeva bestiame spesso si recava a Santo Domingo. Come ogni papà quando si allontana da casa soffre perché lascia gli affetti e cerca di colmare il vuoto portando doni per i suoi cari. Una volta le figlie gli chiedono esplicitamente abiti, nastri, ornamenti vari. L’uomo restò colpito dalla richiesta della figlia minore. La piccola aveva visto in sogno la Vergine di Altagrazia, desiderava ricevere una sua immagine stupore per il sogno rivelatore ma anche per la Vergine, che nessuno conosceva titolata così.
Alla ricerca dell’immagine
Giunto a Santo Domingo l’uomo cerca l’immagine ovunque, ma nessuno sa indicargli dove trovarla. Decise di tornare a case. Lungo il viaggio però farà una provvidenziale sosta per riposare da un amico nella città di Los Dos Rios. Questo amico allo stesso momento ospita anche un altro viandante. Si intrattengono a parlare e il viandante ascolta la storia della immagine introvabile. Con somma sorpresa di tutti, l’uomo srotola una pergamena e la mostra al papà disperato. È proprio la Vergine di Altagrazia, ed è lieto di donarla alla sua figliola.
Rientrato a casa poté donare a sua figlia il dipinto e sceglie di farlo ai piedi di un albero di arancio, che oggi è conservato all’interno della Basilica. La devozione verso la Vergine non si è mai interrotta, anzi è andata crescendo nel tempo. Tanti prodigi effettivamente avvengo a tantissimi pellegrini che si recano in Basilica, quasi tutti a piedi e in particolare nella giornata di oggi Festa patronale.
Preghiera a Nostra di Altagrazia
Oh, Madre della Divina Sapienza
e Madre di Dio di Altagrazia!
Prostrato ai Tuoi piedi, questo Tuo misero
viene a chiederTi due grazie con questa preghiera.
La prima è un’alta grazia di grande onore e gloria per la terra,
cioè l’esaltazione della santa fede cattolica,
l’estirpazione delle eresie,
la pace e la concordia tra i principi cristiani,
le vittorie contro gli infedeli e
la restituzione dei cristiani prigionieri.
La seconda è la grazia giustificante
per questo peccatore pentito,
che già odia le viltà della colpa,
e si propone di non offendere più l’infinita Bontà.
Per Tua mano, oh Signora, spero in questa misericordia,
affinché dopo averTi servito in questa vita,
possa godere nell’altra la Grazia Divina.
Sapendo di poter contare sulla misericordia di Dio,
Ti chiedo di provvedere al mio bisogno e
di concedermi la grazia che ti chiederò.
(Qui, fermandosi un po’ in silenzio, ciascuno chiederà il necessario), e poi dirà:
Quindi, Madre mia, è questo che mi aspetto
dalla Tua pia liberalità;
ma se la mia richiesta non è corretta,
mi arrendo alla Tua santissima volontà;
dammi la pazienza di sopportare il lavoro
e le passioni della vita,
fino al lieto fine di vederTi con Tuo figlio Gesù nella gloria.
Amen.