La mistica e beata Anna Katerina Hemmerich ci rivela come è avvenuto lo sposalizio di Maria e Giuseppe, che per un’antichissima tradizione si celebra oggi, in pratica il loro anniversario di matrimonio. Una giornata meravigliosa!
Celebrare il giorno delle proprie nozze è importante. Si rievocano sentimenti, emozioni, ricordi. Si fa il punto del cammino fatto e si progetta il futuro. Maria e Giuseppe quando si sono sposati?
Cosa sappiamo del matrimonio tra Maria e Giuseppe? Perché si festeggia oggi?
Gli indizi nei Vangeli
Tutti sappiamo che Matteo è l’evangelista che ci racconta più degli altri dettagli ella vita di Giuseppe mentre Luca di Maria. Dai loro racconti sappiamo che Maria era promessa sposa di Giuseppe quando riceve l’annuncio dell’Angelo. Altre fonti ci dicono che Maria aveva offerto la sua verginità a Dio. Fatto sta che lo era di certo nel momento in cui apprende di dover concepire un figlio. Dunque una ragazza di valori forti, che non esita a ribadirli alla figura angelica che si trova davanti.
Sembra che anche Giuseppe appartenesse a una stirpe che per tradizione era propensa ad offrire il proprio celibato a Dio, dunque per un uomo come lui, essere chiamato a condividere una vita celibataria con la donna che Dio aveva scelto per venire al mondo non era di certo contro i suoi valori. Dunque una coppia in cui ciascuno aveva già dato un posto privilegiato nel proprio cuore a Dio e a valori come la purezza, l’armonia, il candore, la bellezza pura. Maria avrà avuto circa quattordici anni, Giuseppe poco più di venti, eppure non si tirano indietro di fronte a un progetto divino grandissimo che li avrebbe anche potuto condurre alla morte.
La rivelazione della mistica Hemmerich
La mistica e beata Anna Katerina Hemmerich ci rivela come è avvenuto il matrimonio. Ella racconta che i genitori di Giuseppe possedevano una grande casa a Betlemme. Giuseppe aveva dei fratelli ed era sempre mite dolce con loro, che invece erano de burloni. Giovanissimo imparò l’arte del falegname. Era stato educato all’ebraismo per cui attendeva il Messia. Uomo di preghiere e di culto. Adempiva tutto quanto richiesto dalla Legge. Maria, invece era stata affidata al Tempio, aveva fatto voto di verginità perpetua al Signore. Ma la mamma Anna insisté affinché si sposasse. Dopo un lungo tempo di preghiera sentì che acconsentire era la volontà di Dio.
Allora furono coinvolti i sacerdoti del Tempio. Era usanza che i giovani desiderosi di prendere moglie offrissero al Tempio dei ramoscelli. I sacerdoti pregavano, e il proprietario del ramoscello che fosse germogliato per primo sarebbe stato lo sposo della vergine designata. Così accadde quando si tratta di eleggere lo sposo per Maria. Tra i pretendenti anche Giuseppe offrì il ramoscello che fu il primo a germogliare. Così si fidanzarono e dopo i fatti di cui ci raccontano le scritture convogliarono a nozze. Sempre la mistica rivela che Giuseppe costruì con le sue mani una casetta per lui e Maria poco distante dall’abitazione di Gioacchino e così Maria sarebbe potuta stare vicino ai suoi genitori.
Non è possibile risalire alla data certa, come anche rintracciare l’origine della tradizione che fa celebrare oggi lo sposalizio della mistica coppia. Ma questo non toglie nulla alla tenerezza dell’evento, anzi il mistero di cui è avvolta la rende ancora più amabile.
Preghiera ai santi Sposi Maria e Giuseppe
Come Dio Padre,
nella Sua infinita Sapienza e immenso Amore,
affidò qui in terra il Suo Unigenito Figlio Gesù Cristo
a Te, Maria Santissima, e a te, San Giuseppe,
sposi della Santa Famiglia di Nazareth,
così noi, divenuti per il Battesimo figli di Dio,
con umile fede ci affidiamo e consacriamo a Voi.
Abbiate per noi, per i nostri figli, per le nostre famiglie,
le stesse premure e tenerezze avute per Gesù.
Aiutateci a conoscere, amare e servire Gesù
come voi l’avete conosciuto, amato e servito.
Otteneteci di amarVi con lo stesso amore
con il quale Gesù Vi ha amato qui in terra.
Proteggete le nostre persone,
difendeteci da ogni pericolo e da ogni male.
Accrescete la nostra fede,
custoditeci nella fedeltà alla nostra vocazione
e alla nostra missione: fateci santi.
Al termine di questa vita, accoglieteci con voi in cielo,
dove già regnate con Cristo nella Gloria eterna.
Amen! Così sia!
