La statua della Vergine è portata in processione per le strade cittadine, quando all’improvviso alza la mano destra come per bloccare qualcuno, e possiamo immaginare lo sconcerto generale.
Ma in realtà sta fermando la terribile malattia che cessa in quell’istante di imperversare e procurare tanto dolore. Oggi la statua è conservata dentro un Santuario bellissimo, quello di Santa Maria in piazza a Busto Arsizio, ma le sue origini sono lontane e appunto legate al prodigio della fine del contagio, grazie alla Madonna.
Celebrazioni in onore della Madonna dell’aiuto (Photo web source)
Una Statua che alza la mano e ferma la peste, un dipinto dai tratti delicati sono all’origine della festa di oggi.
In questa cittadina in provincia di Varese, imperversa un grave male che stronca vite e infrange sogni. Quando la popolazione stremata invoca l’aiuto della Madonna, lei non si fa attendere, prontamente interviene e perciò, da allora, è invocata Madonna dell’aiuto.
La prima manifestazione Mariana a Busto Arsizio si è verificata il 30 gennaio 1346. La storia non è ben nota se non per quello che è fissato del dipinto che risale al 1400 e che ritrae la Madonna seduta in Trono che porta in braccio il Bimbo Gesù. Con il suo manto opre il corpicino del divino bimbo. Nell’altra mano regge un oggetto sferico. Purtroppo i colori sbiaditi non ne consentono una chiara identificazione. Alcuni storici dell’arte ritengono possa essere una mela, altri il globo. Ai piedi della Madonna ci sono San Michele Arcangelo e San Giovanni Battista verso i quali Busto Arsizio nutre una particolare devozione.
In realtà il dipinto che si può mirare oggi non è l’originale, che fu distrutto nel 1943 durante il bombardamento di Milano, ma l’unica copia fedele che ne è rimasta. Davanti a questo dipinto il popolo si è recato per chiedere alla Vergine l’aiuto nei momenti più difficili e bui che ha vissuto. Aiuto che non è mai mancato, anzi che è sempre giunto con prontezza. Per omaggiare questa sollecitudine è costruita la piccola Chiesa di Santa Maria in Piazza, dove e custodita l’icona quattrocentesca. Le difficili vicende storiche della Lombardia del periodo successivo, non ne facilitarono la fioritura. Già nei primi anni del Cinquecento la Chiesa è ridotta a un rudere
È la statua che ammiriamo oggi nel Santuario che ha dato un nuovo impulso alla devozione alla Madonna dell’aiuto. Busto Arsizio non fu risparmiata dalla terribile epidemia di peste della fine del Cinquecento. Si racconta che precisamente nel 1576 san Carlo decise di appellarsi alla Madonna dell’Aiuto, in onore della quale è stata fatta costruire una statua.
Decide di portarla in processione per le strade cittadine. Improvvisamente la mano destra della statua si alza come per bloccare qualcuno, in realtà sta fermando la terribile malattia che cessa in quell’istante di imperversare e procurare tanto dolore. In ricordo di questo evento la statua è stata ricostruita con la mano alzata, ma né la Madonna, né il bambino indossano una corona.
Questo simbolo regale sarà apposto sul capo di Madre e Figlio in seguito a un nuovo evento prodigioso. Questo si verifica nel 1630 quando una nuova ondata di peste spaventa tutti gli abitanti, che si rivolgono nuovamente all’intercessione di Maria. Per ringraziare dell’aiuto il 9 maggio 1632 durante il canto del Vespro gli abitanti di Busto decidono di incoronare la Vergine e il suo Bambino. Una nuova cerimonia di incoronazione è celebrata nel 1895. Purtroppo le corone sono rubate due volte il che rende necessaria una terza incoronazione nel 1921 e una quarta nel 1943. La devozione, la gratitudine e l’amore nei confronti della Madonna non è mai cessata né diminuita nella storia di questa cittadina.
Santa Maria di Piazza è in Piazza Santa Maria a Busto Arsizio e si può visitare in giorni feriali e festivi dalle ore 7.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Sono possibili visite guidate a richiesta. Per prenotazioni ed informazioni chiamare al numero 0331.638232.
Vergine benedetta, Madre di Dio e Madre nostra, che nei titolo di «Madonna dell’aiuto» non cessi di ricordare ai tuoi devoti i prodigi onde ci assicurasti della tua materna protezione, guarda pietosa alle nostre necessità e alle nostre miserie, e vieni ancora una volta in nostro soccorso.
Dal tuo aiuto, o Maria, i poveri aspettano il pane, gl’infermi la salute, i disoccupati il lavoro, tutti la preservazione da nuove calamità e da nuove rovine.
Ma il bene di cui ha soprattutto bisogno la generazione che ti prega, è il tuo Figlio, o Maria, che il mondo vorrebbe bandito dalla vita, dalla famiglia, dalla società, dove tutto si attende dalla materia, dalla forza e dagli umani disegni.
Aiutaci, o Maria, a custodire gelosamente o a ritrovare questo bene, senza il quale ogni altro dono è illusione, inquietudine e veleno.
Per Te, o Madre, rientri Gesù nelle menti traviate per dissiparne gli errori con la luce della sua Persona e del suo Vangelo. Rientri nei cuori pervertiti, con la purezza dei costumi, la modestia della vita, la carità, che vince ogni egoismo. Rientri nelle famiglie e nella società per riprendere i suoi diritti di Signore e di Maestro.
Da Te protetti e assistiti, tutti, o Maria, sperimenteremo l’efficacia del tuo patrocinio: « Madonna dell’aiuto » ti sentiremo in tutti i momenti della nostra vita terrena: nelle avversità per non restarne abbattuti, nelle prosperità per non riuscirne corrotti; nel lavoro per ordinarlo in Dio, nella sofferenza per accettarla con umiltà.
Per Te vivremo con le virtù del Vangelo, nel timor santo di Dio, nel suo amore, nella fraterna carità che benefica, sopporta e perdona. Aiutati dalla tua potente intercessione, questa vita sarà per i tuoi figli vittorioso combattimento, sarà nella fede e nella pietà sincera degna preparazione all’eterna. Così sia.
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