Per commemorare il giorno di Ognissanti, ricordiamo le parole di un Santo per eccellenza, così recente che sentiamo ancora l’eco delle sue omelie: Giovanni Paolo II.
Il 1° Novembre del 1993, San Giovanni Paolo II ripeteva a tutti noi: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”(Mt 5, 8).
“Questa beatitudine evangelica risuona nell’odierna liturgia della solennità di Tutti i Santi, e ci pone in spirituale sintonia con quella moltitudine di “puri di cuore” che in Paradiso fissano il loro sguardo in Dio e ne cantano le lodi”.
La Sollemnitas Omnium Sanctorum, conosciuta come la festa di Tutti i Santi (o Ognissanti) è una celebrazione che commemora, in una sola giornata, tutti i Santi della storia della Chiesa, la cui vita è stata, ed è, la massima espressione dell’attualizzazione del messaggio divino e cristiano sulla Terra.
Diceva ancora San Giovanni Paolo II: “Vedere Dio è il grande anelito del cuore umano. Spesso l’uomo non ne prende coscienza, perché frastornato dal vortice delle realtà che passano. E’ la sua stessa struttura spirituale che lo proietta verso l’infinito, rendendolo non solo “capace di Dio”, ma bisognoso di Lui. “Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”. Scrivendo queste parole, sant’Agostino non ripercorreva solo la sua personale esperienza di convertito, ma si faceva interprete della condizione umana”.
Presente sin dall’antichità, come festa successiva a quella di Pentecoste, la ricorrenza attuale probabilmente deriva dalla Dedicatio Sanctae Mariae ad Martyres, ossia la giornata del 13 Maggio del 609, quando, per disposizione di Papa Bonifacio IV, il Pantheon venne dedicato alla Vergine e a tutti i Martiri.
Fu poi Papa Gregorio III, tra il 731 e il 741, a portare la ricorrenza all’1 Novembre. In quella data, si era consacrata una cappella di San Pietro alle reliquie “dei Santi Apostoli e di Tutti i Santi, Martiri e Confessori e di tutti i giusti, resi perfetti, che riposano in pace in tutto il mondo”.
La Chiesa oggi, e noi cristiani con essa, celebra e ricorda tutte quelle persone che hanno abbracciato la via della fede e che per essa hanno speso l’intera esistenza; coloro che furono talmente ligi e devoti da assomigliare il più possibile a Cristo.
Qualcuno di questi uomini e donne esemplari persero la vita, pur di professarsi cristiani. Di altri, la storia forse non avrà mai notizia, ma nessuno viene realmente dimenticato. In terra, ricorriamo alle preghiere di questo giorno speciale e delle ricorrenze a loro dedicate; in cielo, essi già risiedono come fratelli maggiori e nostri Patroni e ci hanno preceduto nella rinascita a vita eterna.
Come recita il Credo, nel momento in cui parla della Comunione dei Santi, noi (ancora su questa terra) e loro (già al cospetto dell’Altissimo) siamo un sol Corpo Mistico, quello di Gesù Cristo, nostro Signore, pertanto uniti e inscindibili nel progetto del Creatore.
E con San Paolo ricordiamo: “Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito”.
“Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte”.
Questo è il significato, per i cristiani autentici, della celebrazione di Ognissanti, commemorata in cielo come in terra.
Del resto, anche il Catechismo della Chiesa Cattolica ribadisce: “Poiché tutti i credenti formano un solo corpo, il bene degli uni è comunicato agli altri. (…) Allo stesso modo bisogna credere che esista una comunione di beni nella Chiesa. Ma il membro più importante è Cristo, poiché è il Capo. (…) Pertanto, il bene di Cristo è comunicato a tutte le membra; ciò avviene mediante i sacramenti della Chiesa”.
O Dio, Padre buono e misericordioso, ti ringraziamo perché in ogni tempo tu rinnovi e vivifichi la tua Chiesa, suscitando nel suo seno i Santi.
Attraverso di essi tu fai risplendere la varietà e la ricchezza dei doni del tuo Spirito di amore.
Noi sappiamo che i Santi, deboli e fragili come noi, hanno capito il vero senso della vita, sono vissuti nell’eroismo della fede, della speranza e della carità, hanno imitato perfettamente il Figlio tuo, ed ora, vicini a Gesù nella gloria, sono nostri modelli e intercessori.
Ti ringraziamo, perché hai voluto che continuasse tra noi e i Santi la comunione di vita nell’unità dello stesso Corpo mistico di Cristo.
Ti chiediamo, o Signore, la grazia e la forza di poter seguire il cammino che essi ci hanno tracciato, affinché alla fine della nostra esistenza terrena possiamo giungere con loro al beatificante possesso della luce e della tua gloria. Amen.
Antonella Sanicanti
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