Olanda Mamma di 47 anni soppressa per problemi all’udito.

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E’ umanamente possibile praticare l’eutanasia ad una persona per un disturbo all’udito. Voi pensereste di trovarvi  su scherzi a parte? Ed invece questo è tutto vero una commissione di controllo dei casi di eutanasia in Olanda ha condannato come negligente la famosa clinica della morte Levenseindekliniek  dove circa un anno fa e stata uccisa Gaby Olthuis la 47enne mamma di due splendidi ragazzi di 13 e 15 anni clarinettista di successo. La donna divorziata da tempo era affetta da una malattia che colpisce l’apparato uditivo trattasi di Acufene. Questa malattia genera all’interno dell’orecchio dei rumori fortissimi e fastidiosi simili allo stridio del treno quando frena o di un martello pneumatico. Prima del gesto insano la donna ha rilasciato un’intervista shock a De Monitor, spiegando che il suo desiderio di morire si era già manifestato nel 2011. Qui sotto riportiamo un brano dell’intervista:

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«NON VORREI MORIRE». «Un atto disumano», lo aveva descritto la donna stessa, anche perché «ho due bambini, non puoi morire, lasciare due figli. Vorrei anche fare tante cose, non è che non voglio vivere». Poi però, come ha spiegato sua madre Joan, «Gaby disse ai suoi figli che stava programmando la sua morte, che soffriva e non c’erano cure per lei». E quando gli operatori della clinica «acconsentirono all’eutanasia li salutò prendendosi il tempo per organizzare il suo funerale». Un mese dopo, il primo febbraio del 2014, la donna morì dopo aver ingerito un farmaco letale preparato dallo staff della clinica. «Fa rabbrividire il fatto che la madre di due giovani ragazzi, soprattutto se non è malata terminale, possa scegliere di morire in questo modo». La vicenda è stata riportata anche sul Daily Mail che scrive così < sicuramente è una beffa per la sacralità della vita umana il fatto che la sua eutanasia sia stata accettata senza nessuna protesta pubblica in Olanda>.

La vicenda di Gaby Olthuis è sintomatica e ci aiuta a comprendere quanto sia grande ed inarrestabile il declino della nostra società malata, la commissione di controllo preposta ha riscontrato che la donna non era affetta da una malattia incurabile o da una menomazione così grave da dover decidere di togliersi la vita , le cure del caso erano possibili e con gli accertamenti dovuti si poteva anche migliorare nettamente la situazione. Purtroppo l’Olanda da diverso tempo ha legalizzato l’eutanasia e non è eseguita sempre secondo la normativa. Perfino alcuni fautori della dolce morte sono rimasti scandalizzati dal caso della signora Gaby.

Come è possibile che in paesi così detti all’avanguardia nel rispetto dei diritti civili si possa permettere di praticare l’eutanasia sui bambini,circa 650 all’anno questa è la stima esatta per non parlare delle soppressioni nei casi di depressioni  o malattie psichiatriche, una donna di 54 anni e stata soppressa a causa di problemi alimentari dalla dottoressa Gerty Casteelen famosa per la facilità con cui applica la dolce morte 69 sono le persone eliminate soprattutto per gravi problemi psicologici, in alcuni casi non si è riuscito ad appurare se a richiedere l’eutanasia fossero stati i parenti  o no.

E se non bastasse in Olanda c’è pure un movimento di azionisti pro eutanasia che si battono per ottenere di poter praticare la dolce morte su tutte le persone che hanno superato i 70 anni e che semplicemente si sono stancate di vivere oppure si sentono annoiate. Sarebbe un modo per risanare i conti pubblici una grande boccata d’ossigeno per la sanità eliminare tutti i pensionati, pensate a quanto ammonterebbe il risparmio dell’inps. Ma non scherziamo oggi in nome della libertà di pensiero ci fanno digerire di tutto per sfuggire alla sofferenza e al dolore ricorriamo al suicidio assistito, quante persone sono guarite dalla depressione e da altri mali, quante persone sono guarite ed erano state giudicate senza speranza. L’uomo non è in grado di determinare chi deve vivere e chi no questa prerogativa  spetta solo a Dio.

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