Ne abbiamo viste di ogni alle Olimpiadi 2024 a Parigi, e dopo tanto spettacolo indecoroso, arriva lui, il campione Djokovic a fare la differenza, e non solo in campo.
Sappiamo che è vietato esporre simboli religiosi alle Olimpiadi di Parigi, ma lui ha avuto il coraggio di infrangere le regole di una manifestazione che ha sconfinato nell’oltraggio e nella derisione della fede cristiana.
Le Olimpiadi di quest’anno ci hanno offerto uno spettacolo addirittura blasfemo, con l’oltraggio dell’Ultima Cena del Signore, con la doppia derisione di aver frainteso il messaggio del loro show, che non lascia in realtà alcuna possibilità di essere frainteso, talmente è evidente.
Tanto che è arrivato anche il comunicato da parte della Santa Sede che esprime la sua deplorazione riguardo alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, lo scorso 26 luglio.
“La Santa Sede è rimasta rattristata da alcune scene della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi e non può che unirsi alle voci che si sono levate nei giorni scorsi per deplorare l’offesa arrecata a molti cristiani e credenti di altre religioni.
In un evento prestigioso in cui tutto il mondo si unisce intorno a valori comuni non dovrebbero esserci allusioni che ridicolizzano le convinzioni religiose di molte persone”. In conclusione nel comunicato, la Santa Sede evidenzia che “la libertà di espressione, che ovviamente non è in discussione, trova il suo limite nel rispetto degli altri”.
Novak Djokovic si fa il segno della Croce davanti al mondo
Ma ecco che in mezzo a tutto ciò, Novak Djokovic, il campione serbo, di fede cristiana ortodossa, con una famiglia tradizionale, esprime il suo credo in tutta libertà – quella che la stessa Francia sbandiera nel suo motto ufficiale “liberté, égalité, fraternité”, seppur da quando è stato coniato, e con evidenza nel corso di queste Olimpiadi, ha tradito e ha trasmesso al mondo intero, di essere ben lontana dal valore di libertà, fraternità e eguaglianza di cui si fa bandiera.
Djokovic lo fa prima durante la competizione, infrange le regole olimpiche che mettono il veto sui simboli religiosi e approfitta dell’inquadratura della telecamera per mostrare il crocifisso che porta al collo, che a quanto pare fa proprio tanta paura, sennò non non lo deriderebbero come hanno fatto.
Poi Djokovic manifesta tutta la sua riconoscenza a Dio per la vittoria che gli è valsa l’oro olimpico, si inginocchia e poi si fa il segno della Croce che secondo la tradizione ortodossa parte dalla spalla destra.
Ecco che non solo ha completato il suo fenomenale percorso sportivo che gli vale il riconoscimento di più grande tennista della storia, ma è diventato definitivamente un simbolo della libertà, che troppo spesso ci è stata negata da un sistema che impone regole e restrizioni.
Qui il video dell’esultanza del campione Novak Djokovic, sul campo da tennis delle Olimpiadi 2024 di Parigi.