Nulla è di moda nella società odierna come mostrarsi aperti mentalmente e rispettosi dell’alterità, soprattutto se questa è il mondo LGBT. Non che si voglia screditare in alcun modo la comunità omosessuale, ma ci sono affermazioni che non solo lasciano il tempo che trovano, ma suonano (in questo caso termine non è mai stato più azzeccato) male. Ci riferiamo alla recente intervista concessa da Orietta Berti al sito d’informazione omosessuale (ancora una volta non per screditare, ma perché questo è l’orientamento scelto a livello editoriale) ‘Gay.it‘ in cui la cantante che invitava alla pazienza in attesa del vero amore (quando l’amore viene un campanello suonerà) adesso si dice desiderosa e quasi dispiaciuta di non aver avuto un fratello, ma non un fratello qualsiasi bensì un fratello omosessuale.
Ci chiediamo a questo punto se la cantante sarebbe stata dispiaciuta di un fratello con inclinazioni etero o se l’aggiunta della sessualità fosse una semplice captatio benevolentiae nei confronti degli intervistatori e della comunità LGBT. Troppe volte si pensa alla comunità omosessuale come ad una specie in via di estinzione che ha bisogno di trattamenti speciali e misure di salvaguardia particolari e quindi che il dire “Sai non ho nulla contro di voi, ma magari non avrei voluto un fratello omosessuale” sia un desiderio borioso, sessista e retrogrado. Nel ragionamento buonista, insomma, meglio essere d’accordo in tutto e per tutto con la causa poiché altrimenti si potrebbe essere etichettati come omofobi.
Certe esagerazioni sono equiparabili alla ricerca ossessiva di un torto subito da parte di alcune femministe e forse connotano i membri di movimenti a lungo bistrattati che dopo aver ricevuto una forma di tutela ed aver visto riconosciuti i diritti per cui lottavano adesso non sono mai sazi e si sentono maltrattati anche quando nessuno si permette di farlo. Ma se Orietta, cattolica praticante e ripetutamente pellegrina a Fatima, desidera un fratello gay, il suo appoggio alla causa non si limita a questo ma si riversa anche in una critica alla Chiesa Cattolica.
Quando le viene chiesto: “Lei non ha mai fatto mistero della sua fede. Si è mai chiesta perché la Chiesa è da sempre così reticente nei confronti del mondo gay?”, la cantante ha risposto: “Perché anche la Chiesa è piena di pregiudizi, purtroppo. Dovrebbero cambiare anche loro, soprattutto perché proprio loro parlano di amore verso tutto e tutti. Non si possono fare distinzioni nell’amore, mi dispiace”.