La lettura degli oroscopi poco alla volta ci porta a “sfiduciare” Dio nel nome della nostra ansia di controllare gli eventi futuri.
Come abbiamo visto nella prima parte di questo articolo (vedi più sotto) non solo gli oroscopi presuppongono l’assenza della libertà umana, dato che il comportamento degli uomini sarebbe dettato dal fato e da divinità cosmiche: gettano anche il discredito su Dio e sulle sue opere. Sarebbe Dio, attraverso la sua creazione (evidentemente “fallata”) a spingerci al male. Come se fosse Dio a disseminare di cieche trappole la nostra esistenza, e non il diavolo.
Gli oroscopi nutrono una mentalità popolare fondata su una falsa immagine di Dio, dandole in pasto una versione più somigliante al demonio che non a un Creatore provvidente e prodigo di doni per le sue creature. Anche oggi basta leggere qualunque oroscopo per rendersi conto che non è cambiato nulla dai tempi di Agostino: si “prevedono” divorzi e amori adulterini sulla base del segno zodiacale, come se fossero i movimenti della materia a dettare legge nel mondo dello spirito.
«L’uomo che non accetta di essere relativamente libero sarà assolutamente schiavo» ha scritto una volta Gustave Thibon. Emblematico di questa verità è il caso di chi si consegna agli umori arbitrari – e perciò dispotici – delle costellazioni nella sua ricerca di un surrogato a buon mercato (cheap direbbero gli anglosassoni) della Provvidenza divina.
Il fatto è che l’ignoto ci spaventa: è totalmente fuori dal nostro controllo. Oggi più che mai, in una realtà sempre più complessa come quella in cui ci tocca vivere. E allora la tentazione può essere quella di andare alla ricerca di facili “scorciatoie” come gli oroscopi, piccoli atti di sfiducia in Dio e nella sua Provvidenza ma che, a forza di accumularsi, assumono lo spessore di un muro. Se piccole preghiere come le giaculatorie sono semplici mezzi per rimanere in “connessione” con Dio e preparare il terreno dell’anima all’accoglienza fiduciosa della grazia divina, gli oroscopi possono essere considerati alla stregua di giaculatorie alla rovescia: piccoli segnali di sfiducia in Dio che gradualmente rendono sassoso (quando non spinoso) quello stesso terreno.
Oroscopi, quelle malefiche “polveri sottili” che intossicano il nostro spirito
Per usare un’altra immagine, la lettura di quei microsegni di sfiducia in Dio che sono gli oroscopi può essere paragonata all’inquinamento da polveri sottili. Un nemico invisibile composto da particelle talmente leggere da rimanere sospese in aria e essere respirate.
Le cosiddette polveri sottili altro non sono che microparticelle talmente piccole da riuscire a aggirare la difese naturali del nostro organismo fino a introdursi nel corpo raggiungendo polmoni e flusso sanguigno. Un nemico subdolo e sottovalutato che nel lungo periodo può danneggiare seriamente la salute umana compromettendone la funzionalità respiratoria. Non ce ne accorgiamo subito, ma a lungo andare anche gli oroscopi ci intossicano quasi impercettibilmente. PM 666: una intossicazione sul piano spirituale. Malefiche polveri sottili spirituali: a questo somigliano gli oroscopi.
Pensiamo al proliferare di trattati, blog, convegni, esperti di astrologia impegnati a esaminare minuziosamente i segni zodiacali per trarne previsioni per il futuro. Cosa esprimono se non una volontà di potenza che cerca di prendere il controllo su una realtà sfuggevole, che inquieta e fa paura (tra venti di guerra, pandemie, crisi economiche e ambientali, ecc.)?
Il futuro? È nelle mani di Dio
Solo Dio però ha il potere di rivelare l’avvenire (ai suoi profeti o ai santi). Perciò il Catechismo della Chiesa Cattolica invita a «rifuggire da ogni curiosità malsana» a riguardo del futuro. E tra le forme di divinazione da respingere include anche «la consultazione degli oroscopi» oltre all’astrologia e a altre pratiche che «manifestano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste» (CCC, nn. 2115-2116).
Anche Papa Francesco è più volte intervenuto per mettere in guardia contro l’inquinamento spirituale derivante dall’abitudine “innocente” di consultare gli oroscopi. Secondo alcuni esorcisti (come don Silvio Zonin e don Antonio Mattatelli) la diffusione di questo “particolato spirituale” crea un canale propizio all’azione del diavolo. È chiaro che il padre della menzogna può insinuarsi più facilmente là dove sono presenti questi microsegni di sfiducia in Dio. Chiudere il credito a Dio significa aprire un conto (piccolo o grande che sia) con l’anti-Dio per eccellenza.
Il ritorno del paganesimo
Nel libro Alle radici del male, l’esorcista veronese don Silvio Zonin lamenta – a giusto titolo – la pericolosità dell’analfabetismo religioso che, unito all’abbandono della pratica sacramentale, espone i cristiani a un ritorno puro e semplice al paganesimo. «I nostri cristiani vivono un analfabetismo religioso spaventoso», scrive don Zonin. «Una volta fatte Prima Comunione e Cresima, la pratica sacramentale diventa occasionale, se non addirittura inesistente».
Come stupirsi dunque che abbiano facile gioco quelle che il sacerdote chiama «le «pompe» di satana attuali, come farsi le carte o i tarocchi, consultare l’oroscopo, praticare l’esoterismo e altre amenità»? Tutte pratiche che «si stanno diffondendo a macchia d’olio e i nostri cristiani somigliano più ad apostati e neopagani, che a ex pagani simpatizzanti del cristianesimo!».
Non ha affatto torto allora la studiosa Chantal Delsol a ricordare che il mondo di oggi non sta tanto diventando ateo e nichilista. Sta semplicemente ritornando pagano. Col paganesimo di ritorno si ricomincia dunque a venerare la terra, gli astri, i pianeti, gli alberi, le balene e così via.
Questo fatto però non deve diventare l’alibi per una sterile lamentazione, come troppo spesso capita (in particolare sui social). È sempre la paura – non l’amore – a ispirare questi piagnistei sulla corruzione dei tempi. Esattamente come funge da combustibile al desiderio di “controllare” il futuro attraverso la lettura degli oroscopi.
Solo in Cristo si trova la vera libertà
Al contrario, il ritorno in forze del paganesimo può (e deve) diventare lo sprone della missione. Per i cristiani è tempo di testimoniare gioiosamente e virilmente che il futuro è nelle mani di Dio, non in quelle degli astri. E che l’unico Signore della storia si chiama Cristo Gesù.
Non dimentichiamolo mai: attraverso la porta stretta del Vangelo passa la strada della vera libertà. Aveva ragione il grande Romano Guardini: «Nessuno è più scettico e interamente più indipendente da «ciò che tutti dicono» di colui che vive veramente con la Chiesa. E l’uomo cade in balia delle apparenze, fino alla superstizione addirittura, nel grado in cui perde il contatto con la Chiesa. Non si decide qui però il più profondo problema della civiltà? La Chiesa è veramente la via alla libertà».
[Clicca qui per consultare la prima parte di questo articolo sugli oroscopi]