IL DIGIUNO – P.Jozo
Sull’immagine, al quarto punto, troviamo il Digiuno. Fin dall’inizio, la Madonna ha chiesto alla Chiesa il digiuno. Non desidero analizzare ora il digiuno dei Profeti né il digiuno del Signore e la Sua raccomandazione nel Vangelo. Vi racconterò solamente un avvenimento che spiega bene i frutti del digiuno.
Tu devi digiunare e pregare…
Voglio raccontarvi quello che è successo ad un uomo che possiede un Hotel in Germania.
Lui aveva interpellato le migliori cliniche, nella speranza di trovare una cura per il figlio che era paralizzato da tre anni. Fu tutto vano. Nessuno gli dette speranza.
Erano gli inizi delle apparizioni, quando quell’uomo, approfittando delle vacanze, venne a Medjugorje con sua moglie e suo figlio. Cercò la veggente Vicka e le disse:
“Chiedi alla Madonna cosa devo fare perché mio figlio possa guarire”
La veggente presentò la richiesta e poi riferì, come tramite, questa risposta:
“La Madonna ha detto che devi credere con convinzione e devi anche pregare e digiunare”.
La risposta lo lasciò un pò sconcertato. Terminate le vacanze, se ne andò con sua moglie ed il figlio.
Chi poteva digiunare… e perché?…
Dopo un po’ di tempo, ritornò a Medjugorje, cercò un’altra veggente e le fece la stessa richiesta.
Anche questa volta, Marija gli rispose da parte della Madonna: “La Madonna dice che devi digiunare, credere con fede e pregare”
Lui disse alla moglie: Pensavo che mi avrebbe detto qualcosa d’altro. Sono disposto a fare delle donazioni consistenti ai poveri, fare opere di carità, qualsiasi cosa per ottenere la guarigione di nostro figlio… però non a digiunare. Come posso digiunare?…
Così parlava mentre, pieno di tristezza, guardava il figlio e le lacrime cominciavano a scendere dai suoi occhi… Sentì una voce interiore: “Se tu mi ami, come puoi non digiunare?”.
In quell’istante, decise nell’intimo del cuore: Sì, posso!
Chiamò sua moglie, che aveva già iniziato il digiuno, e le disse: “Anch’io voglio digiunare!”.
Dopo alcuni giorni, tornarono a Medjugorje e mi dissero: “Padre, digiuniamo!”. Risposi: “Bravi! Molto bene. Avete trovato la via”.
Noi siamo soliti pregare, tutte le sere, per gli ammalati. Anche quella sera, pregammo e molti guarirono. C’erano anche loro. Però il loro figlio non quando avevano iniziato la loro conversione, il padre e la madre stavano guarendo… Al termine, uscirono con me dalla chiesa. Ricordo come, in cucina, la madre voleva ancora pregare per il figlio…, lo facemmo! Improvvisamente, lei prese il bambino, lo mise in piedi sul pavimento e gli disse: “Cammina!”. Il figlio incominciò a camminare e poi si ristabilì completamente. In quel momento, anch’io capii! Vidi chiaramente quello che la Madonna vuole ottenere con il nostro digiuno! Digiunare, non significa castigare se stessi.., Digiunare, significa liberare se stessi… liberare l’amore, la fede, la speranza.., liberare la pace nel proprio cuore… Digiunare, significa prepararsi, con una rinuncia, perché il Signore possa aprirci gli occhi al bene per scoprire nel cuore la vita di Dio, il Volto di Cristo.
Potenza del digiuno.
Ricordate come in una occasione, gli Apostoli hanno fatto un esorcismo ad un ragazzo senza ottenere risultato (cfr.Mc 9,2829). Poi, i discepoli hanno domandato al Signore:
“Perché noi non abbiamo potuto scacciare satana?”.
Gesù ha risposto: “Questa specie di demoni si può scacciare solo con la preghiera e il digiuno”.
Oggi, c’è tanta distruzione in questa società soggiogata dal dominio del male!
Non ci sono solo la droga, il sesso, l’alcoòl… la guerra. No! Assistiamo anche alla distruzione del corpo, dell’anima, della famiglia… di tutto!
Ma dobbiamo credere che possiamo liberare la nostra città, l’Europa, il mondo, da questi nemici! Possiamo farlo con la fede, con la preghiera e con il digiuno.., con la potenza della benedizione di Dio.
Non si digiuna soltanto astenendosi dal cibo. La Madonna invita a digiunare dal peccato e da tutte quelle cose che hanno creato in noi una dipendenza.
Quante sono le cose che ci tengono in schiavitù!
Il Signore ci sta chiamando e offrendo la grazia, ma sapete che non ci si può liberare quando si vuole. Dobbiamo essere disponibili e prepararci attraverso il sacrificio, la rinuncia, per aprirci alla grazia.