A Padova si celebra Sant’Antonio con una festa speciale

Reliquia di Sant'Antonio - Padova
Reliquia di Sant’Antonio – Padova

Ieri, domenica 18 febbraio, si è celebrata come di consueto, la ‘Festa della Lingua‘, una celebrazione invernale dedicata a Sant’Antonio di Padova legata ad un miracolo avvenuto 32 anni dopo la sua morte. Sant’Antonio gode della fama di “Santo dei Miracoli” in tutto il territorio nazionale e quello in questione è forse il primo che si ricorda in seguito alla sua morte: era il 1263, si erano appena conclusi i lavori di costruzione della Basilica ad esso intitolata e i fedeli si erano riuniti nel luogo di sepoltura del Santo per effettuare la traslazione celebrata da frate francescano San Bonaventura.

Davanti alla folla di fedeli il capo dell’ordine francescano ha chiesto che venisse aperta la bara di Sant’Antonio, in quel momento, tra lo stupore dei presenti, il francescano si accorse di un particolare insolito: in mezzo ai resti decomposti del santo c’era la sua lingua intatta. Non vi fu dubbio che si trattava di un miracolo concesso da Dio a Sant’Antonio per premiarlo della sua opera in vita: il frate era conosciuto come il più grande divulgatore della parola di Dio nel Medioevo e la sua cultura teologica era ammirata e riconosciuta da tutti. In seguito a quella scoperta, San Bonaventura prese la lingua di Sant’Antonio e proferì le seguenti parole: “O lingua benedetta, che tanto hai benedetto il Signore e l’hai fatto benedire da molti, ora si vede chiaramente quanta grazia hai trovato presso Dio”.

Da quell’anno in poi la lingua del Santo è stata conservata in una teca; a partire dall’anno seguente i cittadini padovani celebrano il miracolo con canti, riti solenni, cerimonie e una processione in strada che per ogni ricorrenza vede la presenza di migliaia di pellegrini. La festa di febbraio, però, rimane solo un’anticipazione di quella in onore del Patrono di Padova che si tiene ogni 13 giugno, in corrispondenza con l’anniversario della sua morte. I suoi meriti di evangelizzatore sono stati riconosciuti dalla Chiesa nel corso del XX secolo: nel 1946 venne insignito del titolo di “Dottore della Chiesa”, mentre Pio XII lo ha eletto: “Dottore evangelico”.

Luca Sacpatello

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