Uno dei più grandi esorcisti italiani ha messo, più volte, in guardia i fedeli da tutti coloro che si spacciavano come santoni, in particolare si scagliò contro uno di loro.
Il sacerdote parla di un’esperienza particolare che ha a che fare con un santone che, fino a qualche anno fa, era molto “famoso” anche in Italia.
Tante sono le esperienze alle quali Padre Gabriele Amorth, nel corso della sua vita e del suo ministero sacerdotale, ha dovuto affrontare. Particolari sono quelle avute con vari fedeli che dovevano esser liberati dal demonio che era in loro, ma ce ne sono anche altre nelle quali Satana si presentava in maniera subdola.
C’è stato un particolare periodo, fra gli anni 2000 e 2010, che in Italia era diventata famosa e “molto in voga” una guida spirituale indiana, il sacerdote Sai Baba. In molti lo consideravano un curatore, una persona in grado anche di compiere anche veri e propri miracoli. E non c’era da meravigliarsi se, in molti, cadevano nelle sue grinfie.
La donna che si affidò a Sai Baba
“Affidarsi al santone e alle sue polveri magiche è un rischio per la salute e per l’anima” – aveva avvertito l’esorcista intervistato in merito e nell’esprimere una propria opinione su Sai Baba. Prima di dare un suo giudizio chiaro e preciso in merito, Padre Amorth aveva anche raccontato una particolare vicenda, con protagonista una donna.
“Una fedele, dopo aver incontrato proprio Sai Baba, si era convinta dei suoi poteri. La signora, madre di quattro bambini, era andata numerose volte a trovare il santone in India. Molte volte gli aveva anche baciato i piedi e molte volte aveva mangiato la polvere. Bene, questa signora per anni ha sputato sangue per liberarsi dalle polveri” – ha raccontato Padre Amorth.
Un lungo esorcismo
L’intervento di padre Amorth è stato decisivo. “Dopo un periodo, la signora è stata costretta a sottoporsi ad un esorcismo. Ho impiegato anni per liberarla nel nome potente di Gesù” – continua l’esorcista che ha spiegato, e più volte avvertito i fedeli di non fidarsi di quest’uomo, tanto da considerarlo un figlio di Satana: “E’ il suo figlio primogenito, non ho dubbi in proposito. Parla bene di tutti, di Gesù in particolare, ma il dio è lui. Aiuta con cospicue donazioni gli ospedali dei villaggi indiani, apparentemente fa del bene perché il diavolo è furbissimo, ma il dio si ritiene lui, gli altri sarebbero tutti profeti. Tanti turisti italiani, donne in special modo, sono cadute nella sua rete”.
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La sottomissione a Satana
Il fatto di baciare i piedi al santone in segno di adorazione e venerazione è un segno tipico della presenza di Satana, che vuole proprio che le persone a lui si sottomettano.
Una storia che ci mette in guardia e ci invita alla prudenza, vista ancora oggi la presenza, anche in Italia, di tanti santoni più o meno conosciuti che incantano la gente e l’attirano con l’inganno.
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