Erminia Brunetti (il suo nome, alla nascita, era Cesira), già a 15 anni, aveva un’educazione spirituale che la portò a decidere di servire il Signore per tutta la vita.
Fu una mistica Suor Erminia Brunetti (1914-1996, Bologna) e apparteneva alla Congregazione delle Figlie di San Paolo. Di lei parlava spesso Padre Amorth. Il noto esorcista, spiegava quanto la Sorella fosse carismatica e come avesse ottenuto, grazie alle sue preghiere, la liberazione dalla possessione demoniaca di molte persone.
Suon Erminia era stata avviata alla conoscenza di Gesù dalla nonna. A lei era stata affidata, dopo la morte della madre, avvenuta quando aveva solo quattro anni. Col passare del tempo e sin dai dodici anni, si accorse che riusciva a percepire gli eventi, prima che accadessero e a sentire la presenza di Dio. Divenuta Suora, a circa diciotto anni, cominciò ad essere di grande conforto, per chiunque si rivolgesse a lei per un consiglio.
I doni che possedeva si moltiplicarono, tanto che riuscì ad avere un grande discernimento sulle persone. Cominciò a saggiare anche il cuore dei sacerdoti che incontrava, soffrendo molto, quando percepiva che essi non erano completamente a servizio del Signore.
Suor Erminia Brunetti: la missione della sua vita
Grazie alla capacità di leggere nell’animo delle presone, sapeva accogliere tutti e, con preghiere, catechesi, incontri privati, riusciva ad indirizzare ognuno verso il cammino di fede da seguire. Nel corso della sua vita, operò in diversi luoghi. Fu a Palermo, a Roma, a Pescara, ad Avellino, ad Albano Laziale, a Mantova, a Catanzaro, a Ravenna, a Rimini, sempre col medesimo spirito e la stessa missione.
La voce di Gesù
Ad Albano Laziale, fu chiamata per organizzare una libreria, quando sentì la voce di Gesù che le diceva: “Offri la tua esistenza per i sacerdoti. Così mi aiuterai a redimerli”. E, in seguito, a Ravenna, ebbe un altro segno importante: “D’ora in avanti non accetterai nel tuo istituto altri incarichi, perché ho preparato una missione per te e te la voglio affidare. Tu diventerai strumento nelle mie mani e ti dedicherai all’opera di misericordia di mio Padre. Egli vuole salvare tutti, anche gli insalvabili”. “Questa è l’Opera del Padre mio; non badare a quello che ti dicono. Va avanti”.
E così accadde. Scrisse anche molte delle efficaci preghiere che usava per i suoi incontri coi fedeli e parlava a tutti della Misericordia del Padre che vuole guarire ognuno di noi.
Suor Erminia aveva ricevuto le stimmate che la provavano a dismisura, soprattutto durante la notte. Sapeva vedere le anime del Purgatorio che invocavano preghiere e per loro pregava moltissimo, specialmente per quelle dimenticate da tutti. Ma sapeva anche riconoscere gli spiriti malvagi da cui spesso veniva attaccata duramente. Proprio durante uno di quegli attacchi, cadde malamente e, poco dopo, morì.
Novena per le anime del Purgatorio
O Gesù Redentore, per il sacrificio che hai fatto di te stesso sulla croce e che rinnovi quotidianamente sui nostri altari, per tutte le Sante Messe che si sono celebrate e che si celebreranno in tutto il mondo, esaudisci la nostra preghiera in questa Novena, donando alle anime dei nostri morti l’eterno riposo, facendo risplendere su di loro un raggio della tua divina bellezza! Eterno riposo.
O Gesù Redentore, per i grandi meriti degli Apostoli, dei Martiri, dei Confessori, delle vergini e di tutti i Santi del Paradiso, sciogli dalle loro pene le anime dei nostri defunti che gemono nel Purgatorio, come sciogliesti la Maddalena ed il ladro pentito. Perdona i loro falli e schiudi ad esse le porte della tua celeste Reggia che tanto desiderano. Eterno riposo.
O Gesù Redentore, per i grandi meriti di San Giuseppe e per quelli di Maria, Madre dei sofferenti e degli afflitti, fa’ scendere la tua infinita Misericordia sulle povere anime abbandonate del Purgatorio. Sono anch’esse prezzo del tuo Sangue e opera delle tue mani. Dona loro un completo perdono e conducile nelle amenità della tua gloria che da tanto sospirano. Eterno riposo.
O Gesù Redentore, per i molteplici dolori della tua agonia, Passione e morte, abbi pietà di tutti i nostri poveri morti che piangono e gemono nel Purgatorio. Applica loro il frutto di tante tue pene e conducili al possesso di quella gloria che in cielo hai loro preparata. Eterno riposo.
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Antonella Sanicanti
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