Non si capisce bene il motivo per cui negli ultimi tempi, specialmente in Italia, si alzato a dismisura il numero di persone che si ritiene affetto da possessione diabolica. Le richieste di esorcismo sono talmente tante da indurre gli esorcisti italiani a chiedere maggior supporto dal Vaticano con l’ordinazione di altri sacerdoti, ma nel frattempo le persone in attesa cercano dei metodi alternativi per essere liberati da quella che ritengono un’influenza maligna.
La risposta più semplice alle loro richieste proviene, come sempre, da internet dove ci sono sedicenti esorcisti che offrono rituali di liberazione ad un prezzo stracciato. I santoni da web, pur di arraffare più denaro possibile, offrono anche una guida online dove danno dei consigli (sempre a pagamento) ai richiedenti per liberarsi dalle influenze maligne.
Per combattere la crescente diffusione del fenomeno Padre Francesco Bamonte, presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti, ha condiviso un comunicato sul web per mettere in guardia i fedeli da questi ciarlatani: “Si sappia con tutta certezza e senza eccezioni di avere a che fare con persone non autorizzate, false e truffatrici, che sfruttano il dolore e la credulità della gente, approfittandosi dell’ignoranza religiosa e della superficialità di cui, purtroppo, molti oggi sono vittime”.
Padre Bamonte non ammette eccezioni e specifica che solo i sacerdoti ordinati hanno il potere di scacciare satana, dunque, chiede ai fedeli di non farsi trarre in inganno da chi approfitta solamente del loro stato di necessità. Come fare a riconoscere questi truffatori? Bamonte è chiaro su questo e scrive: “I criteri per distinguere questi truffatori non fanno riferimento all’apparenza con cui si presentano, né a ciò che essi dichiarano. Spesso, infatti, ostentano volti sorridenti, modi pacati, ambiente saturo di immagini sacre o di raffigurazioni di angeli buoni; come anche dicono di agire per disinteresse, di essere credenti in Dio, di essere buoni cristiani, di avere l’aiuto di spiriti buoni o anche di santi”.
Non importa quindi che i truffatori abbiano un aspetto rassicurante, quello è un plus per ingannare maggiori persone, bensì la modalità con la quale vi offrono aiuto: “I criteri per distinguere questi truffatori fanno invece riferimento all’assenza di gratuità con cui essi operano e all’assenza di un mandato ufficiale da parte della Chiesa per poter operare”. La nota si conclude con l’esposizione dei danni che queste procedure potrebbero arrecare a chi vi si sottopone: “Il danno che ne verrebbe non sarebbe solo quello di perdere inutilmente del denaro, ma quello di compiere un atto di superstizione, che potrebbe aggravare il male, se già presente, oppure introdurlo”.