Affiancare un sacerdote esorcista, come padre Gabriele Amorth, durante un rito di liberazione dal maligno, non è certo cosa facile.
E’ quello che ha fatto, per moltissimo tempo, Paolo Vizzacchero che, oggi, ci presenta un libro, in cui racconta quelle “situazioni singolari”. Il libro si intitola “L’ultimo partigiano di Dio” ed è stato voluto proprio dal compianto padre Amorth.
LdM: “Padre Amorth aveva una grande considerazione anche dei laici. Se ne avvaleva, anzi riteneva la loro preghiera molto importante. Cosa ci racconti a proposito?”
Paolo: “Certo, mi dai lo spunto per ricordare una bellissima riflessione di padre Gabriele, che si avvaleva di tanti carismatici. Lui, in un’intervista, disse: “Noi sacerdoti esorcisti abbiamo facoltà di liberare dai demoni, dal momento in cui abbiamo ricevuto regolare licenza. I laici, da oltre 2000 anni, hanno licenza di liberare le persone dal demonio, perché la licenza è stata data loro direttamente dal Signore Gesù Cristo: chiunque crede in me, nel Nome mio, caccerà i demoni. Padre Amorth si avvaleva anche dei laici, nella preghiera, perché sapeva che, in virtù del Battesimo, anche il laico, nella sua umiltà e con preghiere precise, può comunque contribuire personalmente, e in collaborazione con un sacerdote esorcista, a liberare i fratelli dalle angherie del maligno”.
Padre Gabriele Amorth: il carisma dei laici
LdM: “Riconoscere il carisma degli altri era un’altra prerogativa di padre Amorth. Un altro aspetto che vorrei approfondire è il fatto che, ieri come oggi, molte persone hanno utilizzato indegnamente il suo nome, per organizzare incontri e pubblicizzarli, millantando dei titoli che non appartengono loro”.
Paolo: “Si, è vero. Lui, che si faceva sempre ultimo, che diceva che gli altri ne sapevano più di lui, spesso è stato “utilizzato” come strumento da alcuni laici, ma ad uso personale. Ci sono Fondazioni, ad esempio, che vantano un riconoscimento da parte di padre Amorth, ma non è vero. Lui dovette prendere la decisione di scrivere una lettera, per prenderne le distanze, sia dalle associazioni, che dai laici che magari gli si erano avvicinati per solo per un’intervista, chiedendo una foto con lui, creando così il pretesto per speculare su quell’incontro. Lui precisò -facendoci un regalo enorme quel giorno- che i suoi collaboratori sono sempre stati in pochi, riservati e fidati, che non andavano in giro ad approfittarsi della grazia ricevuta di stargli accanto”.
LdM: “Vorrei chiederti un ricordo tuo davvero personale, un aneddoto, qualcosa che ce lo farebbe apprezzare anche di più”.
Un cristiano con sorriso “piace” di più!
Paolo: “Era un gran simpaticone, un burlone, uno che si divertiva anche a prendere in giro satana, perché sapeva bene che sfidandolo, attaccandolo con forte ironia, il nemico avrebbe sofferto quell’atteggiamento. Padre Amorth aveva uno humor straordinario, tipico di una persona estremamente intelligente. Di tanto, in tanto, ci sollecitava con le sue barzellette, anche un po’ per stemperare la tensione del rito di esorcismo. E questo, in qualche modo, ci teneva tranquilli. Diceva che il vero cristiano deve avere sempre il sorriso sulle labbra, perché un cristiano musone non lo si sopporta”!
LdM: “Tra tanti casi che ha affrontato, molti sono stati forti e particolari, riportati nel libro “L’ultimo partigiano di Dio”, che hanno toccato e travolto la vita delle persone”.
Padre Gabriele Amorth: le case infestate dal maligno
Paolo: “Queste persone, vessate o possedute, vivono un percorso di sofferenza molto forte, che viene ovviamente esteso anche alla situazione famigliare. Non è una condizione soltanto individuale. E non lo fa solo nascosto dietro le situazioni spirituali straordinarie, ma anzi in tanti modi. In questo periodo, sta facendo di tutti per attaccare le famiglie, il nucleo cristiano della fede, la cui distruzione gli procura tanti vantaggi”.
LdM: “Molti sottovalutano le infestazioni, che possono essere di case, di cose e anche di animali”.
Paolo: “Padre Gabriele ci diceva -per quanto riguarda le infestazioni, che rientrano nell’attività straordinaria del maligno- che possono agire all’interno delle abitazioni o colpire gli animali. Ci sono stati casi in cui padre Gabriele ha esercitato esorcismi all’interno delle abitazioni. Poi, però, ha notato che tante problematiche non si risolvevano. A quel punto, ha dovuto consigliare di cambiare casa, per annullare il maleficio”.
LdM: “Quando un oggetto e maleficiato, come distruggerlo?”.
Paolo: “Va benedetto e poi bruciato o buttato in un fiume, in modo che si allontani il maleficio”.
LdM: “Ricordiamo che l’oggetto maleficiato ha effetto solo per la persona a cui è stato destinato. So che, durante gli esorcismi di padre Amoth, spesso si materializzavano degli oggetti, che uscivano dalla bocca delle persone”.
Paolo: “Questo fa parte dell’azione del maligno, perché in qualche modo lui ci tiene a farsi vedere “grande”, ma -io dico- in quel momento, non sta manifestando la sua forza, sta manifestando la sua debolezza. Lui teme tanto la preghiera di esorcismo, teme tanto la condizione in cui la Chiesa orante e militante prega contro di lui, attraverso il sacerdote esorcista e noi tutti. Allora, cerca di spaventare, nella speranza che si blocchi la preghiera. Il demonio che fa apparire oggetti, che fa arrampicare sui muri, etc, non fa altro che manifestare la sua paura”.
La Luce di Maria ringrazia Paolo Vizzacchero, per aver condiviso le ultime parole di Padre Amorth.
Antonella Sanicanti
Qui trovate il libro – “L’ultimo partigiano di Dio”: “Librogabrieleamorth.com”
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