Padre Pio e il mistero delle Anime del Purgatorio: la storia dei soldati defunti

In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del Purgatorio. Scopriamo che cosa sappiamo in merito, attraverso un inedito racconto. 

Padre Pio in chiesa
Padre Pio e il mistero delle Anime del Purgatorio: la storia dei soldati defunti – lalucedimaria.it

La nostra anima è assai preziosa, molto più di quanto potremmo mai immaginare. Durante il corso della nostra vita terrena, a sostenerci, in tutte le difficoltà, se si è cristiani, è la fede in Dio, nutrita dalla preghiera.

Proprio quest’ultima, è un mezzo potentissimo per arrivare al Signore. Spesso ci troviamo a pregare per noi stessi, per i nostri cari viventi, per persone che sono in gravi difficoltà, e per molte altre ragioni.

Ma da non dimenticare, senza alcun dubbio, nelle nostre preghiere, ci sono le Anime del Purgatorio. Pregare per loro è importantissimo, perché non possono più pregare per se stesse.

Ed è per questo, che le nostre preghiere sarebbero una boccata di ossigeno per loro. La storia ci suggerisce che furono molti i Santi ad avere una devozione per le Anime del Purgatorio.

Padre Pio era devoto alle Anime del Purgatorio?

Perciò in molti si chiedono se Padre Pio, che aveva ricevuto dal Signore innumerevoli doni, come quello della bilocazione, le visioni, le stimmate, il dialogo col suo Angelo custode, e molto altro ancora, potesse anche parlare con le Anime del Purgatorio. Ne era devoto? Ecco che cosa si sa, in merito.

Per rispondere a tale quesito, si può citare uno scritto di Padre Benedetto Nardella, direttore spirituale del Santo di Pietrelcina, tratto da Epist. I, 206.

Frate Alessio Parente lava viso a Padre Pio
Padre Pio e Alessio Parente-lalucedimaria.it

Proprio Padre Pio, in una delle lettere inviate al direttore spirituale, parlava della devozione alle Anime del Purgatorio. Egli scriveva: «Da parecchio tempo sento il bisogno, cioè da offrirmi vittima per i poveri peccatori e per le anime purganti. Questo desiderio è andato crescendo sempre di più nel mio cuore tanto che ore è divenuto, sarei per dire, una forte passione». 

Proseguendo nella missiva, Padre Pio scriveva ancora: «L’ho fatta, è vero, più volte quest’offerta al  Signore, scongiurandolo a voler versare sopra di me i castighi che sono preparati sopra il peccatore e sulle anime purganti, anche centuplicandoli su di me, purché converta e salvi i peccatori e ammetta presto in Paradiso le anime del Purgatorio. A me pare che lo voglia proprio Gesù. Sono sicuro che ella non troverà difficoltà alcuna nell’accordarmi questo permesso». 

E dunque, il frate cappuccino, tutti i giorni, durante la Messa, si tratteneva nella preghiera, per ottenere da Dio suffragi e grazie per le anime del Purgatorio.

Padre Pio: l’aneddoto delle anime dei soldati deceduti

Padre Pio, dunque, si ricordava sempre di pregare per queste anime, e di offrire loro tutte le buone azioni. In un’altra lettera, egli scrisse ancora:« Se so, poi, che una persona è afflitta sia nell’anima che nel corpo, che non farei presso il Signore per vederla libera dai suoi mali? Volentieri mi addosserei, pur di vederla andare salva, tutte le sue afflizioni, cedendo in suo favore i frutti di tali sofferenze, se il Signore me lo permettesse».

Egli offriva loro digiuni, astinenze, obbedienze, tribolazioni. Padre Alessio Parente, raccontò che una sera, all’epoca della Seconda Guerra Mondiale, dopo cena, i confratelli del frate udirono voci venire dal corridoio d’ingresso al chiostro. Essi udivano: «Viva padre Pio! Viva padre Pio!».

A quel punto, mandarono il frate portinaio a far uscire le persone dentro il convento. Ma una volta lì, però, non trovarono nessuno. Il frate andò dal superiore e gli raccontò l’accaduto. Il mattino seguente, si recò da Padre Pio per chiedere che cosa fosse successo. E lui, gli disse, che erano le anime di soldati deceduti, che erano andati lì a ringraziarlo per aver pregato per loro.

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