Quello che accadeva mentre padre Pio celebrava la Messa, mostra qualcosa di speciale che commuoveva i presenti, e continua tutt’oggi a colpire chi ne raccoglie la testimonianza.
Padre Pio è stato un grande santo. Un santo la cui vita è stata completamente dedicata a Dio, con sofferenze molto spesso indicibili, causategli dalle stigmate e anche da estenuanti combattimenti contro il demonio.
La vita di Padre Pio da Pietrelcina
Ma le sofferenze di Padre Pio erano anche molte altre. Andiamo, tuttavia, con ordine. Francesco Forgione (il suo vero nome), nacque a Pietrelcina (Benevento) il 25 maggio 1887. Crebbe con un’educazione molto religiosa e già all’età di 10 anni decise di diventare frate. Fu ordinato sacerdote il 10 agosto 1910. Nel 1916 fu trasferito a San Giovanni Rotondo (Foggia).
Era il 20 settembre 1918, quando ricevette le stigmate che interessarono le sue mani, piedi, costato. Fu sottoposto, negli anni, a moltissimi accertamenti per autenticare il fenomeno. Padre Pio pregava molto e invitava gli altri alla preghiera. Inoltre, erano molto note le sue doti di confessore. Tante le persone che grazie a Lui, nel tempo, si sono convertite.
Padre Pio morì il 23 settembre 1968, e nel 1997 lo hanno proclamato venerabile. Le grazie ricevute per sua intercessione sono state davvero molte. Il 16 giugno 2002 fu proclamato santo. Tra i ricordi più belli che si hanno di questo santo sacerdote, c’è sicuramente come celebrava la Santa Messa. Dicono che le sue Messe furono memorabili, duravano molto e le persone ne restavano fortemente impressionate. Ma cosa dobbiamo sapere in merito? Scopriamolo insieme.
Padre Pio, le sue Messe memorabili: come le celebrava
Il santo aveva un amore infinitamente grande per il Signore. La Messa di Padre Pio era una celebrazione che poneva al centro l’Eucaristia. «Sarebbe più facile che la Terra si reggesse senza Sole, anziché senza la Santa Messa», diceva.
La Messa per il santo era fondamentale, e senza di essa non sarebbe riuscito ad affrontare anche i momenti difficili, quelli in cui subì tutta una serie di restrizioni, in cui fu privato del celebrare la funzione religiosa. Padre Pio, all’età di 24 anni, scrisse a padre Benedetto da San Marco in Lamis, suo provinciale, del suo grande amore per l’Eucarestia. «Ciò che più mi ferisce è il pensiero di Gesù sacramentato. Il cuore si sente come attratto da una forza superiore prima di unirsi a lui la mattina in sacramento. Ho tale fame e sete prima di riceverlo, che poco manca che non muoia di affanno. Ed appunto perché non posso di unirmi a lui, alle volte con la febbre addosso sono costretto di andarmi a cibare delle sue carni».
Moltissime persone accorrevano a prendere posto, in ogni periodo dell’anno, per ascoltare la Santa Messa da lui celebrata. Per Padre Pio era il momento più luminoso della giornata, la sua grande forza. Il modo in cui diceva Messa era lento, agonizzante, soffriva. La celebrazione durava anche un’ora e mezza, due. Nessuno mai si stancava, anzi. Lo stesso Padre Pio, ad alcuni fedeli rivelò che per lui la Messa era «un sacro miscuglio con la passione di Gesù. La mia responsabilità è unica al mondo». Lui soffriva ciò che aveva sofferto Nostro Signore durante la sua Passione.
Durante la consacrazione, Padre Pio soffriva tanto, «perché è proprio lì che avviene una nuova mirabile distruzione e creazione». Era davvero una Messa di una profondità immane, che toccava il cuore di chi vi si recava.
