Padre Pio di Pietrelcina: il vero motivo per cui confessava per ore ed ore

Padre Pio confessava un numero impressionante di persone durante il giorno, ecco una stima di quanti fedeli si accostavano al suo confessionale, e cosa lo motivava a metterci tanta dedizione. 

Padre Pio in una foto vecchia che benedice
San Padre Pio (ansa foto) -lalucedimaria.it

Padre Pio è un uomo che ha amato Nostro Signore fino a dedicargli tutta la sua esistenza. Francesco Forgione, originario di Pietrelcina, ha vissuto gran parte della sua vocazione al sacerdozio a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. Qui il frate cappuccino trascorreva moltissime ore in preghiera, e Dio gli ha concesso moltissimi doni, tra cui quello delle stigmate e della bilocazione.

Inoltre la sua Messa poteva durare anche due ore, tanta era la devozione con cui la celebrava. Moltissime persone affollavano la funzione religiosa e lo facevano ben contente di assistervi, senza mai lamentarsi della durata. Padre Pio è spesso descritto come un uomo un po’ burbero.

Ma questo suo modo apparentemente severo, celava una ragione ben precisa, soprattutto per ciò che concerne il momento della confessione.

In molti si recavano da lui appunto per confessarsi, che sappiamo, è un momento veramente importante per il penitente, che ha l’occasione di liberarsi dei peccati commessi. Padre Pio aveva tanto a cuore questo sacramento, strumento di redenzione, per cui voleva che fosse un punto di partenza per un nuovo inizio di chi andava a confessarsi.

Padre Pio: quante ore confessava e perché?

Il santo, come detto, teneva davvero tantissimo alla confessione, che è uno dei momenti più importanti per un cattolico, che ha l’opportunità di confessare i propri peccati e attraverso l’assoluzione, di tornare in grazia di Dio.

Padre Pio in confessionale
Padre Pio-lalucedimaria.it

Ovviamente, questo accade se una persona è realmente pentita dei peccati commessi e ha il buon proposito di non commetterli più, altrimenti non c’è una reale confessione agli occhi di Dio.

Padre Pio era duro o meglio esigente, sì, soprattutto durante le confessioni. In realtà, però, il motivo era più che valido: teneva molto alle anime di coloro che andavano da lui e voleva che si ponessero in un atteggiamento autentico di fronte a Dio, senza maschere, mettendosi a nudo per scoprire che nonostante i peccati, sono amati teneramente da un Padre.

Dal frate erano in tantissimi a confessarsi, folle di persone, e a volte, Padre Pio confessava anche 18 ore consecutive. Accadeva, durante le confessioni, che ci fosse chi non era realmente pentito, e chiaramente Padre Pio lo vedeva. Lui stesso aveva raccontato di non dare l’assoluzione, in quei casi.

Un numero impressionante

Dicono che Padre Pio abbia confessato, più o meno, la bellezza di 5 milioni di persone. Per ogni persona che andava a confessarsi, dedicava mediamente tre minuti. Al frate interessava che fosse una confessione sincera. Non tollerava chi tentennava o si giustificava o, peggio ancora, mentiva.

Uno infatti dei meravigliosi doni che il santo frate di Pietrelcina aveva ricevuto da Dio, era quello dell’introspezione, oltre a quello delle stigmate e della bilocazione, già citate. Ergo, capiva se qualcuno stava mentendo o cercando di occultare la verità. Molto spesso, era lui stesso che diceva al penitente cosa avesse fatto. Ecco, dunque, perché le confessioni del frate di San Giovanni Rotondo riuscivano a scuotere i cuori.

«Io non mi pento quando non do l’assoluzione, perché, se uno viene a confessarsi con convinzione, la mancata assoluzione servirà per farlo stare più attento; se invece viene a confessarsi senza convinzione, la mancata assoluzione gli fa un bene, perché lo richiama alla realtà delle sue condizioni e lo mette al sicuro dal fare una confessione sacrilega», aveva detto il frate.

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