Padre Pio aveva il dono di conversare con gli Angeli custodi e dei racconti davvero strabilianti, vedono protagonisti proprio loro. Abbiamo scelto di raccontarvi un episodio alquanto emozionante.
Oggigiorno, la figura di Padre Pio è venerata in tutto il mondo, e ogni anno, sono migliaia i fedeli che si recano in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, dove il frate cappuccino ha vissuto la sua vocazione.
Si tratta di un santo amato da Dio che ha davvero attraversato momenti difficili nella sua vita, e sofferenza immani, mentre dedicava tutta la sua esistenza a Nostro Signore Gesù Cristo. Il Signore, tuttavia, gli ha fatto dei grandissimi doni. Come quello della bilocazione, che gli consentiva di essere in due posti contemporaneamente.
Non solo, perché Padre Pio aveva ricevuto anche il dono delle stigmate, un segno della Passione di Cristo che indubbiamente gli arrecava sofferenza. Ma Lui offriva ogni sofferenza a Gesù, viveva per Lui, e la sua fede era più forte di qualunque ostacolo si ponesse sulla sua strada.
Padre Pio soffrì moltissimo anche a causa delle indagini che furono fatte su di Lui proprio da esponenti della Chiesa, che non credevano alle sue stigmate e per molto tempo non gli fu neanche consentito di dire Messa. Sofferenze, queste, di cui dopo alcuni anni, il frate fu definitivamente liberato.
San Pio da Pietrelcina aveva anche un altro dono straordinario, quello di poter conversare con gli Angeli custodi dei fedeli. E c’è un esempio molto interessante proprio a tal proposito.
Padre Pio e gli Angeli custodi: questo racconto è davvero emozionante
Sono numerosi gli aneddoti in merito al legame di Padre Pio con gli Angeli custodi dei fedeli e a come tramite loro, riuscisse a compiere autentici miracoli.
Una prima storia è quella di un avvocato di Fano e i suoi familiari. Si racconta che l’uomo stesse guidando di notte, ed era veramente stremato dalla stanchezza, al punto che i suoi occhi erano in procinto di chiudersi. In auto con lui c’era sua moglie e i suoi figli, che stavano dormendo.
L’unica soluzione era proseguire nella guida, cercando una zona in cui avrebbe potuto sostare. Ma all’altezza di San Lazzaro, purtroppo, l’uomo si era addormentato, distrutto dalla stanchezza. Una volta sveglio, però, si era reso conto di essere nei dintorni di Imola e si era spaventato.
A quel punto, aveva chiesto a moglie e figli: «Non è successo niente? Chi ha guidato?». Loro restarono sorpresi e gli dissero che era stato lui a guidare, nonostante l’auto sbandasse un po’, ma credevano fosse per la stanchezza. L’uomo era certo di essersi addormentato ed era sconvolto. Quando si recò a San Giovanni Rotondo, Padre Pio gli disse:«Tu dormivi e L’Angelo Custode ti guidava la macchina».
Padre Pio e l’uomo che voleva la benedizione
Ma ci sono altri racconti che ci dicono il particolare legame che univa Padre Pio e gli Angeli. Eccone uno tra i tanti. Un uomo che frequentava la parrocchia di San Giovanni Rotondo, racconta che tutte le volte che necessitava, si recava da Padre Pio per farsi dare una benedizione. Era accaduto, però, che un giorno che aveva bisogno di una benedizione, c’erano molti fedeli a chiederla.
L’uomo pensò tra sé e sé che stavolta non avrebbe ricevuto le botte in testa come al solito, e così parlò con l’Angelo Custode del frate, per fargli giungere il seguente messaggio:«Padre, io parto, desidero la benedizione e le due botte sulla testa, come sempre. Una per me e l’altra per mia moglie». Padre Pio arriva e si fa strada tra la folla, il parrocchiano lo guarda sconfortato, ma inaspettatamente, Padre Pio si avvicina all’uomo, gli dà due botte in testa e poi se ne esce con:«Te ne darei di botte in testa a te, ma tante!».
Questo incredibile racconto mostra come il legame di Padre Pio con gli Angeli custodi fosse davvero profondo.