«Ma quali acidi, quali trucchi… Diciamolo una volta per tutte, sgomberando il campo da ogni equivoco e sospetto: le stimmate di Padre Pio da Pietrelcina sono inspiegabili scientificamente.
La scomparsa delle stimmate di padre Pio alla vigilia della sua morte rappresentano un fatto davvero eccezionale, e questo lo possiamo ammirare in questo eccezionale video , che mostra l’ultima messa celebrata dal santo cappuccino, dove si nota chiaramente che le sue ferite erano scomparse , in maniera Miracolosa, come erano arrivate.
Sentiamo il parere di un esperto: Il professor Ezio Fulcheri, 56 anni, docente di anatomia patologica all’università di Genova e di paleopatologia all’università di Torino,
Ma ho esaminato molto materiale fotografico e documentario e posso affermare che le stimmate di Padre Pio rimangono scientificamente inspiegabili».
Su che cosa è fondata questa sua affermazione?
«Ogni ferita, ogni lacerazione cutanea, sia superficiale che profonda, va necessariamente incontro a processi evolutivi. In altre parole, così come si presenta al momento del fatto traumatico non può rimanere. O guarisce subito, o guarisce con difficoltà e con conseguenze tanto più gravi quanto più lungo è il decorso, frequentemente complicato da sovra-infezioni; in tali casi, se si arriva a una guarigione, essa è comunque caratterizzata da fenomeni cicatriziali evidenti anzi, spesso, retraenti. Di certo aperta non può rimanere: se resta così senza subire modificazioni siamo di fronte a un fenomeno inspiegabile. Faccio notare che nel caso di Padre Pio ci trovavamo ancora in era pre-antibiotica, e dunque la possibilità di evitare infezioni era ancora più remota di oggi».
Lei dunque esclude la possibilità che le stimmate siano state provocate e poi mantenute aperte attraverso luso di sostanze chimiche?
«Non posso immaginare quali sostanze permettano di tenere aperte le ferite per cinquantanni, impedendone la naturale evoluzione nelle direzioni che ho appena elencato. Più si studia lanatomia e la fisiopatologia delle lesioni, più ci si rende conto che una ferita non può rimanere aperta comè accaduto invece per le stimmate di Padre Pio, senza complicazioni, senza conseguenze per i muscoli, i nervi, i tendini. Le dita del frate stigmatizzato erano sempre affusolate, rosee e pulite: con ferite che trapassavano il palmo e sbucavano sul dorso della mano, avrebbe dovuto avere le dita gonfie, tumefatte, rosse, e con unimportante impotenza funzionale. Chi subisce lesioni come quelle, ha le dita rattrappite con sensibilità alterata. Per Padre Pio, invece, le evidenze contrastano con la presentazione e levoluzione di una ferita così ampia, quale ne sia stata la causa iniziale. Questo è ciò che dice la scienza».
Che cosa pensa della scomparsa delle stimmate alla vigilia della morte di Padre Pio, come documentato dalle foto e dai filmati? È spiegabile?
«Si tratta di un altro fatto che non ha spiegazione scientifica. Una ferita di qualsiasi eziologia, che produca una piaga rimasta inspiegabilmente aperta e sanguinante per 50 anni senza evolvere, non può sparire senza lasciare alcuna traccia. Sulle mani, sui piedi e sul costato di Padre Pio non cerano né cicatrici, ne cheloidi, né altri segni»
Qual è, allora, la sua conclusione sul fenomeno delle stimmate del santo del Gargano?
«Devo pronunciare una semplice affermazione di incapacità, incapacità di spiegare qualcosa di molto complesso. E di incompetenza, incompetenza nel definire una lesione che non trova e non può trovare per noi, allo stato attuale delle conoscenze, alcuna spiegazione scientifica».
Dunque, un miracolo? Un dono soprannaturale?
«Sono un anatomo-patologo. Posso solo dire che non cè spiegazione per la scienza. La scienza deve, innanzitutto possedere letica del limite e in tale pensiero mi pongo quando vengo richiesto di un parere. Non spetta certo a me pronunciarmi sul soprannaturale».