Tra le tante storie legate alla figura di Padre Pio, quella raccontata dalla signora Cleonice (figlia spirituale del Santo di Petralcina) è una delle più belle. La donna racconta dell’angoscia che lei e la sua famiglia provavano durante la grande guerra per le sorti del nipote Giovanni e di come ogni giorno la disperazione diventasse più forte. Un giorno la mancanza di notizie indusse la madre di Giovanni a compiere una richiesta a Padre Pio: “Durante l’ultima guerra mio nipote fu fatto prigioniero. Non ricevemmo notizie per un anno. Tutti lo credevano morto. I genitori impazzivano dal dolore. Un giorno la madre si butto ai piedi di Padre Pio che stava in confessionale: ‘ditemi se mio figlio è vivo. Io non mi tolgo dai vostri piedi se non me lo dite’ ” ricorda Cleonice. Padre Pio non riuscì a contenere le lacrime e disse alla donna di alzarsi e stare tranquilla.
Passano alcuni giorni da quella richiesta e Cleonice, incapace di sopportare ulteriormente il dolore dei suoi parenti, si decide a fare una richiesta personale al sacerdote, confidando in un miracolo: “Padre io scrivo una lettera a mio nipote Giovannino, con il solo nome, non sapendo dove indirizzarla. Voi e il vostro Angelo Custode portatela dove egli si trova”. Questo non rispose, ma la donna posizionò ugualmente la lettera sul suo comodino. Il giorno seguente Cleonice si accorge con sua somma sorpresa ed un pizzico di timore che la lettera era scomparsa dal suo comodino. Colma di felicità la donna va a ringraziare Padre Pio, il quale però le dice di ringraziare la Madonna. Dopo 15 giorni di attesa, ecco che arriva la risposta di Giovanni: “In famiglia si piangeva di gioia, si ringraziava Dio e Padre Pio: era arrivata la lettera di risposta alla mia missiva da colui che si riteneva morto”.