Padre Pio -come sappiamo- portava sul proprio corpo i segni della crocifissione di Cristo. Fra’ Modestino da Pietralcina, un Frate a lui molto vicino, ci testimonia che oltre alle stimmate alle mani e ai piedi, oltre alla ferita al costato, Padre Pio gli aveva parlato di una ferita alla spalla (provocata in Gesù dal portare la croce, lungo la via del calvario).
Fra’ Modestino non capì subito quale fosse questo dolore di cui Padre Pio si lamentava, ma quando il 4 Febbraio del 1971, ben 3 anni dopo la morte del Santo (avvenuta il 23 Settembre del 1968), gli fu chiesto di raccogliere i suoi ultimi effetti personali, vide che la sua maglia aveva una macchia alla spalla destra, vicino alla clavicola, lunga dieci centimetri.
La sera stessa pregò il suo Confratello: “Caro Padre, se tu avevi veramente la piaga alla spalla, dammene un segno. Mi addormentai. Ma, esattamente all’una e cinque minuti di quella notte, mentre dormivo tranquillamente, un improvviso, acuto dolore alla spalla mi fece svegliare. Era come se qualcuno, con un coltello mi avesse scarnito l’osso della clavicola. Se quel dolore fosse durato qualche minuto ancora, penso che sarei morto. Contemporaneamente sentii una voce che mi diceva: “Così ho sofferto io!”.
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Un intenso profumo mi avvolse e riempì tutta la mia cella. Sentii il cuore traboccante di amor di Dio. Provai ancora una strana sensazione: l’essere stato privato di quella insopportabile sofferenza mi era ancora più penoso. Il corpo voleva respingerla, ma l’anima, inspiegabilmente, la desiderava. Era dolorosissima e dolce insieme. Ormai avevo capito!”.
Da altre testimonianze si evince che Padre Pio avesse rivelato esplicitamente il dolore provato per quella piaga solo a Karol Wojtyla, in quel loro incontro nell’ Aprile del 1948.
Antonella Sanicanti
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