Una fedele inquieta si rivolse a Padre Pio per sciogliere le sue riserve sulle fede. La risposta del Santo di Pietrelcina fu saggia come al solito.
Pur tranquillizzando la devota sull’amore che Dio le riserva nonostante i suoi dubbi, Padre Pio invita la donna a non abbandonare meditazione e preghiera.
Conosciamo l’infinita saggezza di Padre Pio ed il suo rapporto stretto con Dio. Nella sua vita il frate di San Giovanni Rotondo è riuscito a portare sulle spalle il peso delle Stigmate e quello delle accuse di oppositori e della stessa Chiesa. Chi meglio di lui può sapere cosa significa avere dubbi sul progetto divino, lui che per amore di Cristo ha donato l’intera esistenza. In una bella lettera riproposta dal blog ‘Cettinella.com‘, il Santo da Pietrelcina vuole rassicurare una devota in piena crisi spirituale.
Il primo concetto che San Pio fa passare è che non deve temere di perdere l’amore di Dio solo perché sta attraversando una crisi spirituale: “Ti assicuro di star tranquilla sulle condizioni del tuo spirito, il quale è di gradimento a Dio”. In un secondo passo della missiva il Santo le spiega che se persevererà con il tenere un profilo basso, Dio la ricompenserà: “A misura che tu sarai vuota di te stessa, cioè dell’amore del corpo e della tua propria volontà, e che ti andrai ben radicando nella santa umiltà, il Signore lo andrà comunicando al tuo cuore”.
Nella lettera la donna spiegava anche che aveva perso la volontà di meditare, poiché questo esercizio spirituale non le dava giovamento. A tal proposito Padre Pio le chiede di non rinunciare alla meditazione: “Abbi pazienza nel perseverare in questo santo esercizio del meditare e contentati di cominciare a piccoli passi, finché abbi gambe per correre, e meglio ali per volare”. La riflessione su sé stessi e sul mondo è necessaria per apprendere a pieno il messaggio del Salvatore e solo con il costante esercizio diventa veramente fruttuosa.
Il secondo consiglio che Padre Pio dà alla sua devota è quello di pregare spesso. La preghiera, infatti, non è solo un modo per rendere omaggio al Signore, ma anche uno strumento indispensabile per creare un dialogo con Lui. Dopo aver parlato dell’esigenza di rendere “Grazie” a Dio, nella lettera il Santo scrive: “La seconda ragione per la quale uno si pone alla presenza di Dio nell’orazione, è per parlargli, e sentire la Sua voce per mezzo delle sue ispirazioni ed illuminazioni interne”.
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Luca Scapatello
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