Padre Pio, come ben sappiamo, aveva ricevuto il dono delle stigmate. Ma per anni, a causa di queste, subì persecuzioni.
La figura di Padre Pio è una figura importante per noi cattolici. Stiamo parlando di un grande santo davvero dedito all’amore per il Signore, per la Messa, alla cura dei fedeli e soprattutto, zelante. Padre Pio pregava per ore e ore, si dice addirittura che recitasse oltre una trentina di rosari al giorno. La sua era una devozione totale nei confronti di Dio e la sua Messa durava quasi due ore, a volte.
Durante la celebrazione eucaristica, riusciva a trasmettere tutta la sua fede in Cristo e lui stesso aveva svelato che in quei momenti, riviveva la Passione di Nostro Signore. Come ben sappiamo, il santo di Pietrelcina ricevette dei doni particolari, come accaduto ad altri grandi santi tra cui San Francesco d’Assisi, ad esempio.
Tra questi doni, Padre Pio ricevette quello della bilocazione, che gli consentiva di essere in due luoghi contemporaneamente, e quello delle stigmate. Quest’ultimo è un dono che gli ha procurato non solo sofferenza fisica, ma soprattutto problemi a livello di persecuzioni da parte di coloro che ne mettevano in dubbio l’autenticità.
Padre Pio e le stigmate: quando tutto iniziò
Era il 20 settembre 1918 quando Padre Pio ricevette il dono delle stigmate, aveva 31 anni. Un venerdì mattina, per la precisione, tra le ore 9 e le ore 10.
In convento non c’era praticamente nessuno, perché i frati erano fuori per vari impegni. Padre Pio sta pregando solo, dopo la Messa, quando accade qualcosa di inatteso: riceve il dono delle stigmate. Inizialmente, decide di non farne parola con alcuno e così farà anche nei giorni successivi. Ma ad accorgersi delle stigmate, per la prima volta, è una donna, Filomena Ventrella. A raccontarlo, è sua sorella Vittorina nelle proprie memorie.
«Il 20 settembre 1918 mia sorella Filomena si recò al convento e fu la prima ad accorgersi che il Padre aveva ricevuto le stigmate, perché scorse nelle di Lui mani i segni rossi simili a quelli che vediamo nelle statue del Cuore di Gesù. Venne a casa a darci la lieta notizia. Nei giorni seguenti ci recammo dal Padre, Egli cercava di nascondere le sue piaghe e ci disse: “Guai a voi se lo dite a qualcuno”».
Padre Pio tiene a lungo questo segreto, che però pian piano viene scoperto, finché non scrive una lettera a Padre Benedetto da San Marco in Lamis il 22 ottobre 1918, in cui gli spiega delle stigmate ricevute.
Le persecuzioni contro Padre Pio
Le stigmate, però, portarono con sé anche delle persecuzioni che Padre Pio subì. Alcuni esponenti dei vertici della chiesa accusarono, tra cui Padre Agostino Gemelli. Per anni, il frate cappuccino, durante le verifiche sulla veridicità delle sue stigmate, di essere un “truffaldino”, un “uomo dall’intelligenza limitata“, un “falso mistico“.
Padre Gemelli, nel 1926, scrisse al Sant’Uffizio dicendo che a suo dire, Padre Pio era «uno psicopatico ignorante e che indulgeva in automutilazione e si procurava artificialmente le stigmate allo scopo di sfruttare la credulità della gente».
Addirittura, Padre Paolo Philippe lo definì «uomo di intelligenza limitata, ma molto astuto e ostinato, un contadino furbo che cammina per la sua strada senza urtare i Superiori di fronte, ma che non ha alcuna voglia di cambiare, egli non è e non può essere un santo” e “neppure un degno sacerdote”».
Per 14 anni limitarono l’operato del frate, e lo tennero persino lontano dai fedeli. Tutto ciò ebbe finalmente una fine nel 1934, per la protesta dei fedeli di San Giovanni Rotondo.
Ma nel 1960, Padre Pio fu di nuovo perseguitato dalla Santa Sede, dopo lo scandalo del banchiere Giuffré. I cappuccini di Padova avevano dato grosse somme di denaro al banchiere, ma lui le sperperò.
Allora, vista la situazione, chiesero a Padre Pio di poter usare le offerte dei fedeli ma lui si oppose, perché ciò non era possibile. A quel punto, i detrattori si fecero di nuovo avanti con nuove accuse, addirittura asserendo che usava le offerte dei fedeli per sé. Accuse false, tant’è che alla fine, fu provato che erano totalmente infondate e fu prosciolto.