Degli interventi di Padre Pio nelle vite di molte persone e delle guarigioni, ma anche degli eventi straordinari (come la bilocazione), si potrebbe parlare all’infinito.
Questo anche perché l’opera del Santo di Pietrelcina non si è esaurita con la fine della sua vita terrena.
La sue intercessione si sono intensificate, come lui stesso aveva promesso ad un fratello cappuccino che, poco prima della morte, gli chiedeva: “Mo’ voi ve ne andate e noi come faremo senza di voi?”. Padre Pio rispose: “Semplicioni, io sarò qui in mezzo a voi più di prima. Venite alla mia tomba. Prima per parlarmi mi dovevate aspettare, adesso li sono io che vi aspetto. Venite alla mia tomba e riceverete più di prima”. E, oltre ai luoghi di San Giovanni Rotondo, si possono visitare quelli di Pietrelcina, dove il Santo nacque, nel 1887.
Proprio come fece una signora che aveva una gravissima malattia agli occhi. La patologia le limitava il campo visivo, dandole dolore e inducendola a vedere pochissimo.Le cure sperimentate e i consulti di molti medici, non le avevano lasciato molte speranza. I test clinici avevano, infatti, diagnosticato una passata emorragia oculare, che rendeva il danno irreversibile e preannunciava un tumore all’ipofisi, nella parte posteriore del cervello.
La ghiandola, posta alla base del cranio, si trova proprio sotto il chiasma ottico, dove i nervi ottici dal cervello si diramano alla retina.Non poteva guarire la signora, avevano detto tutti i dottori, ma lei ora racconta una storia diversa: “Di passaggio per Benevento volli raggiungere Pietrelcina, dove ebbi la fortuna di visitare i luoghi del venerato Padre Pio. Durante la visita in una delle ultime stanze che ospitarono il Padre, fui presa da commozione indicibile e, mentre pregavo per i miei familiari, avvertii un intenso profumo di incenso.
Nel ritornare a Roma, in treno, meditai su ciò che era avvenuto e mi rammaricai di non aver pregato Padre Pio per i miei occhi malati. Chiesi subito, con fede, il suo intervento.L’aiuto del Padre non si fece attendere: migliorai progressivamente e dopo poco tempo riebbi totalmente la vista. Lo specialista che mi visitò, registrò meravigliato il totale recupero del campo visivo avvenuto misteriosamente”.Una visita fatta per caso, di passaggio; una preghiera espressa per gli altri, i familiari, ebbe efficacia sulla donna, che con fede aveva contemplato quei luoghi di culto.
Antonella Sanicanti
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