Il Santo Cappuccino più volte ha chiesto una risposta a tutto ciò, Confidandosi con i suoi Padri spirituali e con l’aiuto della preghiera.
In una lettera del 1911, il Santo Frate racconta il suo stato d’animo a Padre Benedetto. La salute cagionevole, le medicine che non fanno effetto e un senso di angoscia, come se Dio stesso l’avesse abbandonato.
La salute cagionevole di Padre Pio
Padre Pio e la sua salute: questo è stato nei primi anni prima di arrivare a San Giovanni Rotondo. Tante sono state le lettere che il Santo Frate ha scritto fra il 1910 e il 1911, mentre era ancora a Pietrelcina. Una salute che non accenna a migliorare e, come scrive in una sua lettera a Padre Benedetto, “sembra che le medicine che ho preso le ho gettate nel pozzo”.
Le sue lettere ai Padri Spirituali
Nell’Epistolario n°1, quello che raccoglie tutte le lettere che Padre Pio scrive ai suoi Padri Spirituali per ricevere conforto e consiglio, anche nella preghiera, vi è una lettera. In questa, il Frate chiede a Padre Benedetto se “magari fosse necessario una visita da qualche medico per la sua salute che non migliora”, ma allo stesso tempo lui sa bene che un viaggio, in quelle condizioni, sarebbe ancora peggio.
Padre Pio: “Il demonio si giova di questo indebolimento”
E allora, che fare? Padre Pio sa che la sua famiglia non può permettersi altre spese e sa, anche, dallo stesso tempo, che “il demonio si giova di questo mio indebolimento di forze e di impossibilità di reagire, per maggiormente affliggermi con fantasmi e spauracchi”.
Per questo, il Santo Frate chiede a Padre Benedetto: “Ma perché Dio permette al demonio tanta libertà?”. Vediamo insieme a quale conclusione arriva Padre Pio, attraverso questo video.
Fonte: padrepiotv
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ROSALIA GIGLIANO