PADRE PIO FERMATO DALLA CHIESA
Nel pieno della sua attività, tra gli anni ‘20 e ‘30, dopo essere stato più volte sottoposto a perizie mediche per le stimmate che aveva ricevuto, la chiesa decise di non permettere a Padre Pio di celebrare la Santa Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, poiché sospettato di essere affetto da una patologia morbosa che lo rendeva autosuggestionante.
In quel periodo, la chiesa stessa lo avevano privato di gran parte dello scopo della sua esistenza, provocandogli ulteriori sofferenze e preoccupazioni, per i fedeli che non avrebbe più potuto assistere, fino a nuovo ordine, in attesa di un discernimento sulla sua santità e i suoi particolari “doni spirituali”.
Tutto questo era capitato proprio a lui, che aveva la peculiarità di leggere i cuori e di saggiare l’amore o l’indifferenza per Gesù.
In un testo scritto da Francobaldo Chiocci e Luciano Cirri, intitolato “Padre Pio, storia di una vittima”, si legge ciò che il Santo aveva annotato, in quel periodo tremendo, sui suoi quaderni, facendo spiegare a Gesù stesso il senso della Messa e dell’offerta del Pane e del Vino:
“Pensate che il sacerdote che mi chiama tra le sue mani ha un potere che neanche a Mia Madre concessi; riflettete che se, invece di un sacrestano, servissero il sacerdote i più eccelsi serafini, non sarebbero abbastanza degni di stargli vicino. (…) E degno allora starsene alla Messa pensando altro che a Me? (…) Considerate l’Altare non per quello che lo hanno fatto gli uomini, ma per quello che vale, dato dalla Mia presenza mistica, ma reale. (…) Guardate l’Ostia, vedrete Me umiliato per voi; guardate il Calice in cui il Mio Sangue ritorna sulla terra ricco com’è di ogni benedizione. Offritemi, offritemi al Padre, per questo Io torno tra voi. (…) Io ritorno tutti i giorni vivo, vero, reale, sebbene nascosto, ma sono Io, proprio Io che palpito tra le mani del Mio ministro. (…) Portate i vostri cuori sul corporale santo che sorregge il Mio Corpo; tuffatevi in quel Calice divino che contiene il Mio Sangue. E’ lì che l’Amore stringerà il Creatore, il Redentore, la vostra Vittima ai vostri spiriti.”.
Dopo qualche anno Padre Pio, anche grazie al sostegno e alla documentazione dei “fatti” raccolta da chi gli era rimasto affezionato, venne riabilitato.
Non smise mai, saldo nella fede, di obbedire e di avere fiducia nella Madre Chiesa o di far agire Cristo in lui, come sappiamo oggi.
Oggi conosciamo bene, e tutto il mondo con noi, la forza e la grazia passate attraverso le mani stimmatizzate del Santo di Pietrelcina, che non si ferma ancora, a distanza di decenni dalla sua morte, di compiere guarigioni di ogni sorta per la sua preziosa intercessione.
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